La riserva, estesa circa 13 ettari, ricade nel Comune di Caltanissetta e dista circa 8 Km da Marianopoli. Il lago, posto a oriente di Monte Mimiani a circa 370 metri s.l.m., ha una superficie di 3404 m2 , un perimetro di 219 metri e una profondità massima di 13,50 metri. E’ una conca di sprofondamento originata dal cedimento, nel 1907, di una grotta sotterranea ed è al secondo posto tra i laghi siciliani per profondità. La sua superficie si trova alcuni metri sotto il piano della campagna e il suo livello idrico quasi costante avvalora l’ipotesi dell’esistenza di una sorgente sub-lacustre perenne senza la quale non potrebbe esistere. Il crollo che lo ha formato va messo in relazione all’azione delle acque sui gessi e il perdurare di questa circolazione sotterranea potrebbe causare altri crolli in futuro.
Il lago è interessante anche perché lambisce una parete a picco di roccia sulla quale è possibile “leggere” gli strati geologici. L’area è interessata da una vegetazione erbacea ed arbustiva e intorno allo specchio d’acqua è presente un ampio canneto. Degne di nota sono le numerose specie di orchidee selvatiche (più di 20) quali, ad esempio, l'”Anacamptis pyramidalis”, l'”Ophrys tenthredinifera” e l'”Ophrys panormitana”. In autunno fiorisce la Mandragora. La fauna è tipica delle aree rurali (Coniglio selvatico, Lepre, Volpe, Barbagianni, Poiana, Gheppio) e delle zone umide (Rana verde, Biscia dal collare, Usignolo di fiume, Tuffetto, Gallinella d’acqua). Per l’avifauna passeriformi come l’Usignolo di fiume, nidificante, il Beccamoschino, il Pendolino ed altri più rari. Numerose le specie di farfalle tra cui Gegenes “pumilio” e “nostrodamus”. Nonostante la zona del lago Sfondato sia piuttosto antropizzata (i contadini delle masserie praticano l’agricoltura estensiva e l’allevamento di bovini ed ovini) l’ecosistema è in buone condizioni.
Sul lago sussistono più racconti popolari. Il primo riguarda la sua formazione (si pensa che lo sprofondamento sia dovuto agli scavi effettuati a fine ‘800 per la realizzazione di una lunga galleria ferroviaria). Un altro vuole che il lago sia in collegamento diretto con il mare. E un altro ancora racconta (leggenda, in verità, ripetuta per molti altri corsi d’acqua dell’isola) che nelle sue profondità viva una enorme biscia chiamata dai locali “biddrina”. Infine un’antica consuetudine viene tramandata dagli agricoltori del luogo circa l’utilizzo dell’euforbia rigida, dal potere sedativo, per catturare le anguille nel vicino fiume Salito e nei suoi affluenti.
Di notevole interesse sono gli aspetti naturalistici del comprensorio dove tra l’altro insiste (Monte Mimiani) la “Quercia Ferrieri“, un esemplare maestoso riportato perfino nella cartografia ufficiale. Su tale albero corre la leggenda secondo la quale chi lo toccasse a mezzanotte andrebbe incontro a morte certa.
La Riserva, Integrale, è stata istituita con Decreto dell’Assessore Regionale Territorio ed Ambiente n. 586 del 1 settembre 1997 ed è affidata in gestione a Legambiente – Comitato Regionale Siciliano.