Il lago Soprano, detto anche “Cuba”, è sito in una naturale depressione riempita da acque provenienti dalle sorgenti e dalle piogge, a pochissima distanza dall’abitato di Serradifalco (CL) ed ha una superficie di 15 ettari e una profondità massima di 2,5 metri. E’ di notevole valore paesaggistico in quanto con la sua forma ellittica sembra una gemma incastonata in un territorio arido e brullo. Faceva parte di un insieme di zone umide costituite da un lago Soprano posto a 510 m s.l.m., un lago Medio a 450 m. e un lago Sottano a 410 m.. L’attuale corrisponde al vecchio lago Medio e la sua idrologia è particolare: non vi sono nè immissari nè emissari ed è alimentato da una sorgente in superficie, da alcune sorgenti sotterranee e dalle acque meteoriche. L’origine è controversa ma due cartoline che raffigurano dei militari in barca sul lago inviate nel luglio del 1907 ne fanno risalire la formazione, per sprofondamento, almeno ai primi anni del secolo. Il lago è stato inserito dalla Società Botanica Italiana tra i “Biotopi di rilevante interesse vegetazionale meritevoli di conservazione”. Nelle sue acque vive la Lenticchia d’acqua spugnosa, un’idrofita che galleggia con le foglie in superficie e le radici libere immerse che in alcuni periodi copre dal 20 al 100 % della superficie lacustre.
Tra la fauna troviamo la Folaga, uccello acquatico nero ardesia e dall’inconfondibile macchia bianca in fronte e il Moriglione, tipica anatra tuffatrice, che vi nidificano da anni. Altri uccelli sono: Alzavola, Gallinella d’acqua, Tuffetto e il più raro Svasso piccolo. Le zone fangose sono habitat di Pantana, Pittima reale, Gambecchio, Piro-piro. Le canne ospitano nidi di Cannaiola, Usignolo di fiume, Tarabusino, Cannareccione e Porciglione. L’area ospita specie di mammiferi come Topo selvatico, Pipistrello nano, Donnola, Coniglio selvatico, Lepre appenninica e Volpe. Nelle acque nuota la Natrice dal collare. Di notte si può scorgere il Geco o Tarantola muraiola. Nell’acqua vive pure la Testuggine palustre, un rettile che, fino a qualche tempo fa si riteneva non più presente. Lungo le rive è possibile vedere il Grillotalpa. Le acque ospitano anche la microscopica Dafnia o Pulce d’acqua che deve il nome al suo movimento quasi a saltelli e alla forma tondeggiante del corpo.
L’associazione vegetale prevalente è lo Scirpo-fragmiteto mediterraneo. La specie più diffusa è la Cannuccia di palude: il suo rizoma ha proprietà medicinali mentre il fusto può essere usato per imballaggi e stuoie; ha la capacità di filtrare e depurare le acque. In estate si rileva la presenza del Glino-heliotropieto, associazione vegetale caratterizzata da Eliotropio peloso, Brignolo ovato e Menta poleggio.
La riserva, istituita con Decreto regionale 199/44 del 28 dicembre 2000, è affidata in gestione alla Provincia di Caltanissetta.