La riserva si trova in territorio del Comune di Ciminna (PA) e le Serre si possono già vedere percorrendo la strada Palermo–Agrigento. Sono costituite da pareti di roccia grigio dorata che contrasta con le sottostanti colline coperte, in primavera, da campi di sulla e grano. La loro quota massima è di metri 777 s.l.m. e consistono in affioramenti di rocce evaporitiche, formatesi, cioè, per evaporazione di masse di acqua marina. Si ipotizza, infatti, che 6 milioni di anni fa si siano formati bacini evaporanti nel Mediterraneo a causa della sua essiccazione per la chiusura dello Stretto di Gibilterra. In pratica l’isolamento dall’oceano avrebbe determinato la formazione di bacini che prosciugandosi hanno determinato la precipitazione dei sali disciolti. Uno di questi bacini sarebbe appunto quello di Ciminna. L’area è costituita da un pianoro sommitale digradante su cui si sono sviluppate doline e inghiottitoi. Alcuni sono accessibili e si prolungano nel sottosuolo. Tra questi l’Inghiottitoio delle Serre di Ciminna il cui accesso è costituito da un pozzo di 12 metri che continua in una galleria che termina con un tortuoso labirinto. Particolarmente belle sono le concrezioni di gesso lungo la galleria. Altre piccole cavità, quali quelle dell’”Acqua Ammucciata” (per la presenza di un laghetto posto all’interno) e della “Grotta del Teschio” (per un teschio umano incastrato nella fessura sopra l’ultima stanza) hanno invece origine da movimenti tettonici.
Piante della riserva sono l’Euphorbia dendroides e l’Artemisia arborescens insieme al Teucrium fruticans e altre specie rupestri. Direttamente tra i cristalli di gesso e su pochissimo suolo cresce il Sedum rubens dal tipico colore rosso. Per i mammiferi sono presenti l’Istrice, simbolo della riserva, la Volpe e il Coniglio selvatico. Per l’avifauna la Coturnice siciliana, il Passero solitario, il Codirosso spazzacamino e tra i rapaci Poiana, Gheppio e Lanario.
Percorrendo la cresta delle Serre si ha la sensazione di trovarsi su un’onda solida di un mare pietrificato e il panorama si apre verso la valle del fiume San Leonardo, Rocca Busambra e il centro abitato di Vicari caratterizzato dal castello medioevale. Il territorio di Ciminna offre anche testimonianze archeologiche come un Santuario del IV secolo a. c. dedicato a Demetra in un sito che pare sia stato abitato dall’età del bronzo. Il centro abitato ha mantenuto intatto l’originario aspetto urbanistico medioevale con pittoreschi cortili e caratteristiche stradine tanto che nel 1962 vi furono girate alcune celebri sequenze del film “Il Gattopardo”.
La riserva è stata istituita con Decreto regionale del 20 novembre 1997 ed è affidata in gestione alla Provincia di Palermo.