La riserva è estesa 4.600 ettari, nei Peloritani centrali, in territorio dei Comuni di Ali Superiore, ltala, Fiumedinisi, Nizza di Sicilia, San Pier Niceto, Monforte San Giorgio e Santa Lucia del Mela (ME). L’altitudine varia dai 200 metri nel basso corso del Fiume Santissima, ai 1279 di Monte Poverello. Sul pianoro sommitale di Monte Scuderi (m. 1253) sono visibili frammenti di ceramica e ruderi di vecchie costruzioni che hanno fatto pensare a insediamenti bizantini. Studiosi vi hanno collocato addirittura l’antico centro fortificato di Mico o Vico, uno degli ultimi a cadere nelle mani degli Arabi unitamente a Rometta e Taormina. Sono presenti associazioni vegetali di grande significato, oltre a piante rare o endemiche. Lungo i corsi d’acqua c’è vegetazione igrofila caratterizzata da Pioppo nero, Salici, Orniello, Olmo campestre, Oleandro, Tamerice, Alaterno, Robinia pseudoacacia (introdotta). Al di fuori dei corsi d’acqua e fino ai 600-800 metri di quota vegetazione a prevalenza di Roverella a cui si affiancano Bagolaro, Castagno, Noce nostrano o Gelso nero. Al di sopra degli 800 metri sono più frequenti Leccio, Carpinella, Acerofico, Acero montano, Rovere, Agrifoglio, Alloro. Nei terreni con più pressione dell’uomo Erica arborea, Cytìsus villosus, Calicotone villosa, Crataegus monogyna, Spartìum junceum. Di eccezionale interesse è la presenza dell’endemica Tilia platyphyllos. La fauna è quella dei Peloritani. Tra i mammiferi Gatto selvatico, Coniglio selvatico, Istrice, Riccio europeo, Topo ragno, Ghiro, Quercino, Martora, Donnola, Cinghiale. Numerosissimi gli uccelli tra cui molti rapaci diurni e notturni nidificanti: la Poiana, lo Sparviero, il Gheppio, il Pellegrino, il Lodolaio, il Barbagianni, la Civetta, l’Allocco. Interesse particolare riveste la Coturnice siciliana. La presenza di minerali era nota fin dai tempi di Greci e Romani, ma è a partire dal secolo XV che l’estrazione dei metalli viene praticata, fino al 1961, su scala industriale. Tale attività, con alterne vicende, si è protratta fino al 1961. Numerose sono le miniere dismesse ricadenti all’interno della riserva da cui si estraeva, oltre al ferro, anche piombo, argento, zinco, rame, tungsteno. Nuovo interesse ha assunto Io studio di giacimenti di scheelite.
Tra gli itinerari si segnalano quello da Acqua Lima a Monte Scuderi, da dove si può “leggere” quasi tutta la riserva e ammirare splendidi paesaggi, e quello da Piano Margi a Monte Poverello che si snoda attraverso una fitta vegetazione in cui domina l’Erica arborea e dal quale, a partire da Portella Femminamorta, si gode un magnifico panorama verso lo Ionio, il Tirreno e le Isole Eolie. La riserva, istituita con Decreto regionale n. 743 del 10 dicembre 1998, è affidata in gestione all’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana.