La riserva geologica integrale di Contrada Scaleri (Scalera, negli atti ufficiali) è estesa quasi 12 ettari ed è sita in territorio comunale di Santa Caterina Villarmosa (CL), lungo il pendio che degrada fino al torrente Vaccarizzo.
E’ di rilevante interesse geologico e scientifico per la presenza di “microforme carsiche”, cioè rocce gessose variamente incise e modellate dall’erosione secondo forme rare che rappresentano un unicum nell’ambito di tali fenomeni geomorfologici. Queste incisioni, infatti, sono piuttosto diffuse sui gessi siciliani ma qui hanno delle caratteristiche diverse ed una velocità di erosione particolarmente rapida. Gli affioramenti presentano una fitta stratificazione del gesso e sono sottoposti a frane frequenti. Il pendio è quindi pieno di lastroni di rocce franate di varie dimensioni su cui si sono evidenziati i fenomeni di erosione causati dal ruscellamento delle acque.
I frammenti di roccia più comuni che si trovano all’interno della riserva sono le scannellature ad andamento meandriforme dalla larghezza compresa tra i due e i venti millimetri. I minerali colpiti sono gessareniti e gessopeliti e in minor misura gessi alabastrini, caratterizzati da una continua dissoluzione carsica superficiale che dà origine a forme particolari, rare e poco conosciute. Si trovano anche vaschette di corrosione, cavità a fondo orizzontale e dal contorno semicircolare e sono ben sviluppati anche i solchi da carso coperto. Ritrovamenti più rari sono, invece, quelli riguardanti i frammenti di pietra a superficie tondeggiante e in stato di graduale deterioramento che rappresentano dei sistemi carsici in miniatura. Si possono osservare, inoltre, microcollinette arrotondate la cui estensione è di circa un metro quadrato che si sviluppano su superfici gessose debolmente inclinate.
Il territorio della riserva comprende numerosi corsi d’acqua, una ricca vegetazione mediterranea e un’avifauna caratterizzata da alcune specie di rapaci, sia diurni che notturni, oltre che dalla presenza di insetti quali Mantidi religiose, Grilli e farfalle. La vegetazione, tipica siciliana, ma dei terreni incolti e degradati, registra presenza di Pero, Ulivo selvatico, Mandorlo, Euforbie, Avena selvatica, Ferle, macchie di Capperi, Cardi selvatici, Tagliamani, Prucara, Finocchio selvatico e la rara orchidea Anacamptys pyramidalis il cui sviluppo, in uno a quello di qualche altra specie di notevole valore, è favorito dalla natura calcarea del terreno. Da segnalare, nei pressi del torrente Vaccarizzo, la stazione botanica di Limonium optimae, esempio di endemismo puntiforme siciliano.
Interessanti le produzioni artigianali di uncinetto e ricami del vicino centro agricolo di Santa Caterina Villarmosa, che letteralmente significa “Paese bello”.
La riserva, istituita con Decreto Regionale 587/44 del 1 settembre 1997, è affidata in gestione alla Provincia di Caltanissetta.