La riserva, di oltre 200 ettari prospicienti il mare, ricade nel comune di Acireale ed è affidata in gestione all’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana. Dopo un primo Decreto del 1984 annullato dal TAR nel 1993, è stata reistituita aggiungendo l’area “Gazzena-Calanna” con D. A. 149 del 23.4.1999 per consentire la conservazione delle numerose colate laviche sovrapposte e la protezione ed il ripristino della macchia mediterranea locale.
La Timpa è un promontorio a ridosso della costa di altezza variabile tra 10 e 120 metri, formato dalla sovrapposizione di strati di lava originati da eruzioni dell’Etna. E’ caratterizzata da pareti a falesia molto ripide e da un sistema di faglie e rocce “a gradinate” di origine vulcanica dove cresce una fitta vegetazione. Grazie alla conformazione che ne rende impervi accesso e fruizione, il territorio è ben conservato e in larga parte incontaminato nonostante inserito in un contesto molto antropizzato. Il paesaggio più suggestivo è quello dei basalti colonnari che formano pareti a strapiombo: risultato di imponenti colate raffreddatesi lentamente che spesso danno vita a forme geometriche. Ai piedi del tratto centrale si trova il caratteristico borgo marinaro di S. Maria La Scala. A nord dell’abitato, accessibile via mare, i resti della “Grotta delle palombe”, nel corso dei secoli frantumata dalle mareggiate. L’ultimo pezzo, il famoso “pugno” che secondo la mitologia era il rifugio amoroso del pastore Aci e della ninfa Galatea, è stato abbattuto dalla furia del mare nel 1972. Era una rara formazione lavica, con volta e pareti di colonne di basalti prismatici, oggi visibile solo in Scozia e Irlanda.
Flora e fauna sono tipiche della macchia mediterranea. La vegetazione è composta principalmente da lentisco, carrubo, ginestra ed euforbia, un arbusto di forma tondeggiante i cui rami legnosi durante l’estate assumono a difesa dell’aridità una colorazione rossiccia. Le pareti più scoscese sono tappezzate di edera e cespugli di capperi e ficodindia. Rilevante è la presenza dell’occhiocotto, un piccolo passeriforme riconoscibile grazie al cappuccio nero terminante sotto gli occhi.
Punti panoramici sono a S. Caterina, S. Tecla e S. Maria La Scala che si può raggiungere anche con una scalinata che parte nei pressi del belvedere di Acireale.