Riserva costiera estesa circa 12 ettari in territorio del Comune di Taormina lungo un tratto di costa tra i più spettacolari. Comprende le falesie di Capo Taormina (dall’inconfondibile sviluppo a punta), l’Isola Bella e gli scogli satelliti, il Capo S. Andrea (un promontorio roccioso ricoperto di macchia mediterranea), la spiaggia e l’istmo. Il Capo S. Andrea, a nord, ospita la splendida Grotta Azzurra creata dall’erosione del mare mentre all’estremità opposta, a sud, si alloca (oltre a un anfratto nascosto conosciuto solo dagli iniziati) un’altra cavità, piccola ma assai suggestiva, denominata Grotta degli innamorati.
L’isola, bellissima, ha ispirato poeti e artisti che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Vi si accede attraverso un’istmo di ciottoli e ghiaia che appare e scompare modellato dalle correnti e dalle maree. All’interno diverse essenze rare messe a dimora da una romantica donna inglese che fu proprietaria dell’isola ai primi del ‘900. Anche i successivi proprietari introdussero essenze esotiche e costruirono senza deturpare il paesaggio, perfettamente mimetizzata nel verde e quasi invisibile, una residenza divenuta fantastico luogo d’incontro per gente di spettacolo, imprenditori e armatori prima che nel 1990 il tutto venisse finalmente acquisito dalla Regione.
Per gli uccelli migratori dello Stretto di Messina l’isola e gli scogli vicinori rappresentano un luogo di sosta sicuro e tranquillo mentre negli strapiombi circostanti risultano nidificanti (e possono facilmente osservarsi cacciare) alcune coppie di Falco pellegrino e di Gheppio. Di grande rilevanza, poi, la presenza di una sottospecie di lucertola (la “Podarcis sicula medemi” dalla caratteristica pancia rossa) endemica dell’isola.
La riserva è stata istituita con Decreto regionale del 4 novembre 1998 ed è affidata in gestione al Cutgana dell’Università di Catania. La precedente gestione era del WWF al quale tra l’altro si deve l’edizione – assieme a Regione, Provincia e Comune – di una dettagliata e scientificamente pregevole pubblicazione (“Riserva Naturale Orientata Isola Bella”, Ed. Pangea, Palermo, 2000) che rimane un sicuro punto di riferimento per approfondire la conoscenza di questa riserva.