Il Monte San Calogero o Monte Kronio (da distinguere dal Monte San Calogero presente in provincia di Palermo, anch’esso interessato dalla presenza di una riserva naturale) è un rilievo costituito prevalentemente da calcare situato a circa 7 km a est di Sciacca. Raggiunge un’altitudine di 395 m s.l.m. e dal 26 luglio 2000, grazie al D.A. 366 dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, è una riserva naturale integrale.
Il nome del monte, e quindi della riserva, deriva dalla credenza popolare che in una delle sue grotte abbia trovato ritiro S. Calogero, il più celebre e venerato santo dell’agrigentino. All’interno dell’area protetta si trovano il santuario di San Calogero (edificato nel 1530), un’antiquarium dove sono raccolti vari reperti ritrovati nelle zone limitrofe e diverse grotte naturali di origine carsica dalle quali si sprigiona vapore. Le principali grotte sono: le Stufe di San Calogero, la Grotta Cucchiara, la Grotta del Lebbroso, la Grotta del Gallo e la Grotta Mastro. Queste cavità, uniche del genere in Europa, sono interessate dalla costante presenza di aria calda sulfurea di origine vulcanica che si sprigiona dal sottosuolo e secondo la leggenda vennero sistemate in sudatari da Dedalo, l’architetto dei labirinti. All’interno la temperatura oscilla tra i 36 e i 42° C. con variazioni nelle diverse stagioni e ore del giorno. L’aria e i vapori saturi di sali sulfurei che si respirano all’interno delle stufe, oggi sede di un importante complesso termale, vengono utilizzati fin dai tempi dei greci per curare malattie respiratorie e reumatiche.
Il patrimonio idrominerale di Monte Kronio, ad oggi non del tutto sfruttato, è tra i più ricchi e completi al mondo. Tra le diverse tipologie di acque (sulfuree, bicarbonato-alcaline, salsobromoiodiche, medio minerali, ecc.) quella che dagli abitanti locali veniva chiamata “Acqua Santa” (di natura bicarbonato-alcalina) è scomparsa nel 1968 in seguito al terremoto della Valle del Belice.
I pochi ettari della riserva (circa 50) sono caratterizzati da una pineta e qualche lembo di vegetazione rupestre. Sulla vetta del monte trovano habitat idoneo alcuni rapaci come il gheppio e la rara aquila del Bonelli.
Ai piedi del Monte Kronio-S.Calogero si trova il “Castello Incantato”: un uliveto in cui si trovano centinaia di suggestive teste scolpite sulla roccia o sui tronchi degli alberi da Filippo Bentivegna, un singolare artista contadino originario di Sciacca che fu protagonista della corrente dell’Art Brut.
La riserva – raggiungibile uscendo dallo svincolo Sciacca Est della SS 115 e percorrere la via Aldo Moro/SP 54 che conduce alla sommità del Monte – è affidata in gestione all’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana.