La Riserva si trova in territorio di Mazara del Vallo (TP) a circa 4 Km. dal centro abitato e 2 dal mare. E’ estesa 335 ettari ed è nota per la particolarità del suo patrimonio. Si tratta di una zona umida di origine carsica in cui si susseguono il Lago Preola e i tre Gorghi Tondi (Gorgo Alto, Medio e Basso), specchi lacustri naturali circondati da vegetazione palustre e sovrastati a meridione da costoni calcarei in parte ricoperti da macchia mediterranea con prevalenza di “Quercus calliprinus” e “Quercus ilex”. Nei dintorni dell’area – indubbiamente strategica per l’avifauna acquatica – si trovano i cosiddetti “catafossi”, depressioni coniche originate dallo sprofondamento della roccia calcarea.
Il terreno circostante ai bacini (talvolta soggetti a essiccamento a causa dell’abbassamento della falda provocato dai prelievi irrigui) è da anni coltivato a vigneto mentre la vegetazione circumlacuale annovera popolamenti a Potamogeto e specie del Phragmition e del Magnocarition. In primavera fioriscono Orchidee selvatiche, Anemoni, Asfodeli, Margherite, Tarassaco e la bellissima “Scabiosa atropurpurea”.
I laghetti, specialmente nei periodi di passo, sono frequentati da diverse specie di anatre (Germano reale, Alzavola, Fischione, Moretta e Moretta tabaccata, Codone, Marzaiola), da Folaghe, Gallinelle d’acqua e Tuffetti. Rilevanti, inoltre, le presenze di Tarabusino, Nitticora, Aironi rosso e cinerino, Garzetta e Cavaliere d’Italia. Tra i rapaci stanziali il Gheppio e la Poiana; di passo il Falco di palude ed il Pecchiaiolo. Ai Gorghi, infine, vive una consistente popolazione di “Emys orbicularis” (tartaruga palustre protetta a livello comunitario e ormai legata ai pochi ambienti di acqua dolce rimasti integri) e in profonde tane scavate sui costoni trova rifugio l’Istrice.
In contrada Poggio Gilletto c’è il Centro visite con annessa aula didattica dove si possono visionare diapositive e filmati sulla riserva che comunque è percorribile attraverso due sentieri natura, uno dei quali con camminamenti e capanno di avvistamento fruibili anche a persone con disabilità.
La riserva è stata istituita con Decreto dell’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente n. 620/44 del 4 novembre 1998 ed è affidata in gestione al W.W.F. Italia. Nei dintorni il Parco archeologico di Selinunte.