Area naturale protetta finalizzata a “garantire la conservazione della popolazione ornitica e favorire la ricostituzione della macchia mediterranea, delle associazioni alofile e delle dune”. I suoi 206 ettari di estensione interessano il territorio dei Comuni di Cattolica Eraclea e Ribera in provincia di Agrigento e comprendono la foce del Platani che prima di riversarsi in mare forma un’ampia ansa e la lunga fascia di costa contornata da basse dune sabbiose vicino alla parte finale del fiume.
Il territorio dell’area protetta è di incantevole bellezza naturalistica e lambisce Capo Bianco, uno spettacolare promontorio composto principalmente da selce e marna calcarea, minerali che conferiscono il caratteristico colore bianco candido alla falesia a strapiombo sul mare. Al di sopra della falesia insiste l’antica città di Eraclea Minoa i cui resti di maggiore interesse archeologico sono il Teatro greco, la cinta muraria, la necropoli e la zona del quartiere delle abitazioni ellenistiche e romane.
Il generale contesto è di un fascino mozzafiato e le spiagge sabbiose di Borgo Bonsignore, Secca Grande e della foce del fiume Platani sono state spesso segnalate da Legambiente come tra le più belle e pulite d’Italia. La zona della riserva ospita numerose specie di uccelli stanziali come il Falco pellegrino e rappresenta il primo approdo per molti uccelli migratori provenienti dall’Africa come l’Airone cinerino, il Cavaliere d’Italia, il Fratino, l’Avocetta e il Pendolino. E dopo un lungo periodo di assenza, negli ultimi anni la tartaruga Caretta caretta è tornata a deporre le uova nelle sabbie della spiaggia.
La vegetazione è composta principalmente da una pineta creata in modo artificiale negli anni ’50 oltre che da Eucalipto, Lentisco, Acacia, Palma nana e Carrubo. Da segnalare la presenza della Retama, una varietà di ginestra dai fiori bianchi comune in Africa, e del Giglio marino che cresce rigoglioso sulle tante dune di sabbia e fiorisce in estate e inizio autunno.
La riserva è stata istituita con Decreto n. 216 del 4 luglio 1984 dell’Assessorato al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana ed è affidata in gestione all’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana.