Stromboli o Strongyle (la Rotonda), dove secondo la leggenda sorgeva la reggia di Eolo, è nota da sempre per il vulcano in attività continua e di certo le sue esplosioni sono state uno dei fari più conosciuti dell’antichità per chiunque navigasse nel Tirreno. Popolata in età romana, è stata abbandonata nell’alto medioevo ed è tornata ad essere abitata nel XIX secolo, quando nell’età della vela la sua marineria ebbe un rigoglioso sviluppo. Un nuovo forte calo demografico lo si ebbe negli anni ’30 quando alla crisi economica si aggiunse una fortissima eruzione e uno spaventoso maremoto che convinsero moltissimi a emigrare. Nel 1949 Rossellini comincia le riprese di un celebre film con Ingrid Bergman e sui giornali di tutto il mondo rimbalza il nome di Stromboli dando così notorietà internazione alle Isole Eolie. Fu così che negli anni ’50 cominciò a svilupparsi l’attività turistica e oggi la popolazione residente è di circa 500 persone. Stromboli ha una superficie di 13 Km2 (la riserva occupa 1.050 ettari) e sorge da fondali profondi 1.200 metri. La sommità, Serra Vancori (m. 926), è l’avanzo di un antico cratere vulcanico e 200 metri al disotto di questa cima si apre l’attuale cratere attivo composto da cinque bocche eruttive. Un miglio a nord c’è Strombolicchio, l’evidente scoglio sormontato da un faro che emerge dal mare per una cinquantina di metri, con una curiosa roccia in cima che se vista dall’angolazione giusta sembra una testa di cavallo. Il paese si svolge adiacente il mare. Le spiaggie sono formate tutte da sabbia nera e ciotoli e sono Forgia Vecchia e Ficogrande. Altre calette sono raggiungibili solo via mare. A Punta la Bronzo si trova l’Osservatorio della Marina Militare, da dove si può assistere a tutti i fenomeni vulcanici dello Stromboli tra i quali il più affascinante è quello sulla Sciara del Fuoco, in pratica la lava che scende a precipizio fino al mare sollevando nubi di vapore a contatto con l’acqua. Sul lato sud dell’isola c’è la frazione di Ginostra con il suo porto (il Pertuso) che è il più piccolo del mondo. Ci vivono 50 persone e si cammina solo a piedi, gli oggetti vengono portati a dorso di somaro. Non ci sono spiagge.
La flora presenta una vegetazione dominante su tutta l’isola: l’endemico Fiordaliso delle Eollie (Centaurea aeolica Guss.). Sono pure presenti: Genista Tyrrhena e Spartium junceum. Tra la vegetazione bassa due specie pioniere: la Dactylis glomerata e la Silene vulgaris che conolizano pendii franosi, scorie vulcaniche e sabbia della parte sommatale dello Stromboli. La zona di maggior interesse naturalistico dell’isola resta tuttavia quella dello Schicciole, uno splendido esempio di ambiente rupestre costantemente umido per la presenza di poca acqua sorgiva, dove è insediata una cospicua popolazione spontanea di Cytisus aeolicus, l’unica attualmente nota per le Eolie. Nella stessa zona: Centaurea aeolica, Senecio bicolor, Daucus folius Guss e il Saccyharum aegyptiacum. Boschetti di Leccio, infine, alle spalle di Fico Grande. Per la fauna, fra i volatili: Poiana, Falco, Occhiocotto, Sterpazzolina, Magnanina, Gabbiano reale, Passero maltese, Cardemillino. La vetta dello Stromboli, poi, è dominio del Corvo Imperiale, presente con un elevato numero di coppie nidificanti. Infine la Sfinge, una farfalla di 10 cm., è molto diffusa. La Riserva, istituita con Decreto Regionale 819 del 20.11.1997, è affidata in gestione all’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana.