Il Monte Cammarata, seconda vetta più alta dei Monti Sicani dopo Rocca Busambra in provincia di Palermo (dove è presente l’altra area protetta del “Bosco della Ficuzza”), è oggetto di una riserva naturale orientata istituita con Decreto dell’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente n. 86 del 18 aprile 2000.
Il territorio ricade nei comuni di Cammarata, San Giovanni Gemini e Santo Stefano Quisquina, tutti in provincia di Agrigento, e insieme alle riserve naturali “Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio”, “Monte Carcaci” e “Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco” fa parte del progetto per la creazione del “Parco Regionale dei Monti Sicani” che prevede l’unificazione delle quattro riserve in un unico parco.
Nell’area della riserva (in territorio di Santo Stefano di Quisquina) è presente anche il settecentesco Eremo di Santa Rosalia posto a quasi mille metri d’altitudine, immerso in un piccolo bosco di querce e addossato alla grotta dove si vuole che trovò rifugiò la patrona di Palermo prima di trasferirsi sul Monte Pellegrino.
Il paesaggio dell’area protetta è di tipo montano e il territorio, spesso innevato durante l’inverno, è in gran parte occupato da rilievi calcarei dell’era mesozoica come Monte Gemini, Serra della Moneta, Pizzo della Rondine e Monte Cammarata (nella cui area sommitale sono presenti varie strutture per le telecomunicazioni). Alle pendici del Monte Cammarata è presente un antico querceto con esemplari di leccio, roverella, carrubbo ed alcune specie da rimboschimento come cedri, cipressi, pini ed aceri. Nella parte sommitale invece dominano le euforbie e il sorbo meridionale. Sono presenti inoltre numerose specie endemiche come il Dente di leone siciliano, la Sesleria dei macereti, il Senecio siciliano e la Bivonea gialla. I Monti Gemini e Serra della Moneta ospitano rimboschimenti a Cedri, Aceri e Pini d’Aleppo, mentre su Pizzo Rondine sono presenti principalmente Lecci.
La riserva ospita numerosi mammiferi tra cui la Volpe, la Lepre, la Donnola, il Coniglio selvatico, il Riccio, l’Istrice e il Topo quercino. Sono presenti anche varie specie di uccelli rapaci come Gheppi, Poiane, Civette, Barbagianni, Allocchi, diversi falchi ed i Corvi imperiali, dominatori incontrastatai durante l’innevamento invernale. L’avifauna della riserva può contare anche su altre specie come il Regolo, il Gracchio corallino, la Capinera, la Cinciallegra, il Merlo, lo Scricciolo e il Pettirosso. Da segnalare l’importantissima presenza del Picchio rosso maggiore e della Coturnice sicula, due specie a rischio di estinzione.
Da San Giovanni Gemini e Cammarata partono numerosi itinerari che si prestano molto bene al trekking e conducono nelle aree di maggiore interesse. La gestione della riserva è affidata all’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana.