La riserva è in territorio di Agira (EN), tra i lembi della Rocca di Agira e Regalbuto. Si estemde per 194 ettari su una vallata degli Erei centrali ed è stata istituita per la tutela di un ambiente di particolare interesse botanico. E’ situata lungo un corso d’acqua, in un contesto in cui è incastonato tra rocce, conche verdeggianti e pendii, anche il lago Pozzillo, il più grande serbatoio della Sicilia (577 Kmq.), specchio d’acqua di straordinaria bellezza per i suoi vividi e cangianti colori e per il bosco che lo circonda. La riserva chiude la parte più a monte di un torrente affluente del Dittaino e dunque tributario del Simeto. Il corso torrentizio delle acque crea forre dove l’acqua ristagna creando microambienti di straordinaria bellezza e nel settore mediano del vallone si formano conche di acque limpide che ornano l’alveo. La parte meridionale della valle è caratterizzata da terrazzi alluvionali; la loro costruzione risale a periodi antichi in cui l’alveo era a quote più elevate: in pratica la loro superficie costituiva il letto del corso d’acqua che poi si è approfondito.
Il fondovalle è occupato da una boscaglia ripariale a Pioppo nero, Pioppo bianco, Salice bianco, Salice rosso e Salice pedicellato. Il sottobosco da arbusti e liane come il Biancospino, la Rosa selvatica, l’Edera, lo Stracciabraghe, la Rosa di S. Giovanni e specie erbacee tra cui l’Acanto e l’Equiseto che con le sue code cavalline verde smeraldino conferisce alla galleria vegetale un’apparenza fiabesca oramai rara in Sicilia. Ai margini del bosco, impenetrabili cespuglieti di Rovo. Sul fondovalle vegetazione a Tamerici. Lungo il letto del torrente, Tifa, Giunchetto meridionale, Zigolo comune, Lisca marittima, Giunco tenace e Giunco nodoso. Nella parte alta resistono frammenti di boschi a Quercia virgiliana e Quercia amplifolia, relitti dell’originario mantello forestale, nonché lembi di macchia mediterranea a Camedrio, Lentisco e Alaterno. Sulle superfici soleggiate garighe a Timo. Nel tratto inferiore i versanti, aridissimi, sono ricoperti da praterie steppiche a Sparto, caratterizzate da un raro endemismo siculo: la “Lavatera agrigentina”. Anche il panorama faunistico è composito. Presenti, oltre al comune Coniglio, Volpe rossa, Donnola, Riccio, Toporagno siciliano e Istrice. Tra i rettili, Ramarro, Tarantola muraiola, l’endemica Lucertola siciliana e la lucertola campestre. Fra i serpenti il Biacco maggiore. Tra gli anfibi, Rospo comune, Discoglosso dipinto e Rana dei fossi. Ricca anche l’avifauna che annovera tra i nidificanti: Poiana, Gheppio, Barbagianni, Civetta, Assiolo, Averla capirossa, Gruccione e il Codibugnolo di Sicilia, l’endemismo più rappresentativo dell’isola e specie rara.
La Riserva, istituita con un Decreto regionale del 25 luglio 2000, è affidata in gestione al Cutgana dell’Università di Catania.