Attigua a un convento di Francescani c’era una chiesa che nel 1977 venne demolita per far posto a una nuova. I pregi artistici della seconda (basta il mosaico di Fra Ugolino sul tema del Cantico delle Creature) appaiono assai al di sopra della prima, ma ciò non impedì che il Padre superiore venisse incriminato per distruzione di bellezze monumentali.
Nel procedimento penale che ne seguì venne difeso dallo Studio legale presso cui facevo pratica e quando poi finalmente risultò prosciolto, il reverendo Padre cappuccino venne a trovarci per gli onorari. Al che il titolare dello Studio rispose che niente era dovuto; se lo voleva, avremmo accettato soltanto la sua benedizione. E così fu.
Una regola indicataci dall’Avv. Mazzei era di non vergognarsi mai a richiedere gli onorari. Quest’altra che ci insegnò nell’occasione era complementare, nel senso che ci sono casi, invece, in cui non vanno richiesti. Due regole alle quali attenersi nella consapevolezza che se non si osserva la prima non si può rispettare, all’occorrenza, la seconda.
(G.C.)