Sali Hughes, The Telegraph, 10 XI 2015
A QUARANT’ ANNI
In Gran Bretagna tutti parlano di “The Secret Life of 4 Year-olds”, il programma di Channel 4 che segue un gruppo di 12 bambini alle prese con alleanze, conflitti, amicizie e delusioni, in una sorta di Grande Fratello da asilo. E’ così diversa dalla vita da adulti?
Be’, a 40 anni la vita non è come la si era immaginata da giovani. Ad esempio non sopportiamo più fare la fila e stare in piedi ai concerti. Vogliamo una sedia, un bar vicino, e la musica nei club deve essere abbastanza bassa da permettere una conversazione.
A seguito di qualche giorno di inattività, ad ogni mossa del collo, corrisponde un suono molto simile a quello delle patatine che si frantumano. Gli amici diminuiscono, li perdi per strada o semplicemente scegli di puntare solo su quelli che ti piacciono davvero. Le vacanze si accettano quando l’alloggio non è meno comodo di casa. Per dirla tutta, la vacanza migliore diventa starsene a casa a ridere, mangiare e guardare film con il tuo compagno.
Tra i 15 e i 30 anni eri certo di ogni opinione, avevi le idee chiarissime e non ammettevi vie di mezzo su politica, religione, musica. A 40 anni cominci a tollerare le sfumature, più cose sai e meno ti senti sicuro. A questa età è più facile dire “Mi spiace”, ammettere i propri errori e non vuoi più avere compagnie belligeranti. Si piange più spesso, ci si commuove facilmente, in compenso molte cose che un tempo facevano incazzare si affrontano con il sorriso. Inoltre sei allo sbando, hai cotte irrazionali e improvvisamente potrebbero piacerti i Take That.
A 40 anni pensi più frequentemente alla morte, non in modo maledetto o nichilistico, ma perché trovi più facile accettare la sua inevitabilità. Non accumuli più cose, hai meno voglia di possesso, però sviluppi un’ossessione per i ricordi. Apprezzi di più il tempo ma contemporaneamente perdi ore dietro cose irrilevanti o su internet. Registri tutto, lo assicuri, perché non ha il cieco ottimismo della gioventù.
In compenso sappiamo il prezzo e il valore di ogni cosa. Qualcuno se ne frega di come cambia il corpo a 40 anni, in realtà pesa il fatto di veder comparire le rughe o di dover comprare un vestito di taglia più grande. L’aspetto conta ancora, altroché. Anche quando indossi i tacchi, metti nella borsa un paio di ballerine e ti rifiuti di comprare cose che avranno bisogno di lavatura a secco o di essere stirate.
A 40 anni non riesci più a bere finché non ti esce l’alcol dagli occhi. Non ce la fai fisicamente e i mal di testa sono biblici. Alle feste allora alterni alcol e succo, e capita che vai via senza salutare.