Ex macello settecentesco di Adrano
COMUNICATO DEL PRESIDIO PARTECIPATIVO DEL PATTO DI FIUME SIMETO
Lo scorso 10 gennaio la Regione Sicilia ha finalmente approvato lo schema di Accordo di Programma Quadro riguardante la Strategia Nazionale Aree Interne per la Valle del Simeto. Il provvedimento è un significativo passo avanti verso il definitivo via libera all’investimento complessivo di 32 milioni di euro nella Valle, in particolare nel perimetro della cosiddetta area progetto, comprendente i comuni di Adrano, Biancavilla e Centuripe, ma con significative ricadute in tutta l’area del Patto di Fiume Simeto. Gli investimenti riguardano sanità, istruzione e mobilità. È il frutto di una straordinaria mobilitazione della Comunità Simetina, che, coordinata dal Presidio Partecipativo e dai tecnici dell’Università di Catania, in sinergia con i Comuni, ha formulato la strategia di intervento attraverso decine di tavoli partecipati, dall’autocandidatura (2013) fino ai nostri giorni.
La gioia e la soddisfazione per un traguardo tanto rilevante rischiano, tuttavia, di essere incrinate dalla preoccupazione per un altro finanziamento, pari a 1 milione e 541 mila euro, in parte già anticipato, derivante dalla L. 205/2018, relativo alla realizzazione di un ulteriore progetto, #SimetoArtRuralLab riguardante la rivalorizzazione dell’ex macello settecentesco di Adrano. Ci risulta, infatti, che al momento il Comune di Adrano non ha per tempo espletato alcuni degli adempimenti richiesti, malgrado il progetto esecutivo fosse già pronto da tempo. All’interno della Strategia complessiva, tale progetto occuperebbe un ruolo chiave. Esso prevede, infatti, la rifunzionalizzazione dell’ex macello, bene pubblico di grande valore storico e architettonico, in un importante polo di ricerca-azione per la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale della Valle (dalle pratiche agricole peculiari fino ai beni culturali), denominato SimetoArtRuralLab. Un polo che però rischia di non vedere la luce – malgrado il definitivo stanziamento delle risorse finanziarie necessarie – a causa di ritardi e inadempienze gravissimi ed ingiustificabili, da parte di chi avrebbe solo dovuto dar corso ad un processo ormai giunto a maturazione.
Per un territorio che faticosamente ma con entusiasmo sta lavorando da anni al definitivo rilancio culturale, civile, economico e sociale delle comunità, sarebbe una gravissima perdita. È tempo che la Politica locale assuma le proprie responsabilità e si impegni, con urgenza e con ogni mezzo possibile, a non rendere vano il duro lavoro di questi anni e i risultati conquistati. Il Presidio Partecipativo fa quindi appello all’Amministrazione Adranita affinché si convochi con la massima urgenza un incontro che faccia il punto sul finanziamento e valuti tutte le possibili azioni utili a scongiurarne la perdita.