Biennial Foundation, 2 II 2022
Il Padiglione di Singapore alla Biennale di Venezia presenta Shubigi Rao
Pulp III: A Short Biography of the Banished Book è un manoscritto lirico che traccia l’ampiezza dello sforzo culturale umano attraverso storie condivise dell’umanità e delle comunità della stampa. Pulp III segna il punto centrale del suggestivo progetto decennale di Shubigi Rao, Pulp, che esplora la storia della distruzione dei libri e di coloro che persistono ai suoi margini per proteggere il futuro della conoscenza.
Prendendo la forma di un libro, un film e un labirinto di carta, la mostra esplora la precarietà e la persistenza delle lingue in via di estinzione, il futuro della conoscenza, delle biblioteche pubbliche e alternative e il cosmopolitismo delle comunità di stampa regionali che sono sbocciate e tramontate nei centri storici della stampa, tra cui Venezia e Singapore.
Come artista Shubigi Rao elabora: “Quali sono le nostre testimonianze, e cosa affermiamo? Le nostre certezze sono solo circoli di razionalizzazioni, mezze verità inquiete, vivide immaginazioni e ciniche manipolazioni? Oppure possiamo chiederci dove la forma più piccola può parlare a testamenti più grandi? Ogni segno che leggiamo o vediamo è stato fatto per testimoniare una vita breve e progetti più brevi. Ogni testo è quindi una testimonianza, non necessariamente di verità, ma illuminante del tempo, dell’idea, dei fatti e delle falsità del luogo e del momento.
Quindi, le storie del progetto Pulp puntano a diverse forme di coraggio, nell’azione, nel discorso, nel documentare e nella condivisione. Questi racconti rendono visibili anche le forme sfumate di resistenza nella stampa, e di vite vissute circondate dai libri, di respirare aria pesante del peso di conoscenze non lette ma inestimabili, di rischiare tutto per salvare testi che non sono loro, Pulp III è un potente incapsulamento dei numerosi fili interconnessi che intrecciano la comprensione dell’artista della generazione, della proprietà e della diffusione della conoscenza.
Come spiega il curatore, Ute Meta Bauer : “Shubigi Rao utilizza il libro e l’immagine in movimento come formati di comunicazione che tendono alle parti della storia che sono state spesso oscurate deliberatamente da chi detiene il potere e dagli espedienti del capitalismo. La ricerca artistica è profondamente interessata ai ‘custodi’ della cultura, delle storie, dell’identità, in cui il linguaggio diventa casa e luogo di ritiro per proteggere e tuttavia lamentare ciò che è perduto. In un momento in cui il mondo sta vivendo una grande perdita, non solo in termini di vite umane perse a causa della pandemia, ma anche di forme e stili di vita persi a causa della crisi climatica, la mostra al Padiglione promuove l’apprezzamento di ciò che significa persistere, per vivere insieme in modo produttivo e significativo”.
Rosa Daniel, amministratore delegato del NAC Singapore, ha dichiarato del progetto: “Le connessioni universali offerte dall’arte sono preziose di fronte a una pandemia in evoluzione e la voce distinta della pratica artistica di Shubigi Rao offre al pubblico internazionale e alla comunità artistica un’opportunità di riflettere sulle nostre storie condivise. Pulp III conduce i visitatori in un viaggio attraverso i racconti di diverse comunità, attratti dalla parentela di coloro che riconoscono la robustezza del libro come mezzo, così come la sua fragilità. Invitiamo le persone alla mostra a impegnarsi in conversazioni sincere ed esplorare le storie umane e le prospettive che ci collegano in modi significativi e duraturi”.
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Cinquemila copie di Pulp Vol. III [cliccando qui si può accedere ad una copia completa] sono a diposizione dei visitatori della Biennale e troveranno la propria strada nel mondo, facendo prosperare le piccole biblioteche al fine di opporre resistenza all’annientamento ed eludere le divisioni geopolitiche e culturali.