Itasportpress, 12 VI 2016.
Catania, le due strade di Lo Monaco per riportare il club in B
Il Catania ha l’obbligo di vincere il campionato senza se e senza ma.
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Il 9 giugno 2016 potrebbe essere quello della svolta storica per il Catania perché, proprio in quel giorno, è stato sancito il ritorno a Torre del Grifo di Pietro Lo Monaco. Il nuovo amministratore delegato sa benissimo che la situazione economica del club etneo non è più florida come in passato e in attesa che venga redatto il nuovo piano industriale da Finaria, l’esperto dirigente di Torre Annunziata si è rimboccato le maniche cercando di trovare risorse finanziare da alcune operazioni di mercato in uscita. Volato venerdì scorso a Milano, Lo Monaco, nella due giorni in terra meneghina, dopo il passaggio a Sky Sport, ha avviato dei contatti con agenti e dirigenti di club per concludere in breve tempo qualche operazione di mercato in entrata a costo zero visto le residue risorse economiche.
CALCIO & FINANZA – Lo Monaco sa benissimo che il suo impegno, in questa fase iniziale, non sarà solo tecnico, ma dovrà occuparsi anche dell’aspetto commerciale se vuole rilanciare il club, come ha ammesso in conferenza stampa, portandolo in serie A entro quattro o cinque anni. Finaria non concederà molto denaro al Catania anche se è pur vero che alla holding di proprietà del patron Antonino Pulvirenti entreranno capitali importanti nei prossimi giorni da parte di una grossa società italiana. Queste somme però non verranno interamente ‘girate’ al Catania Calcio che invece dovrà muoversi con le proprie gambe. Lo Monaco dunque sa benissimo che nei prossimi giorni dovrà sdoppiarsi cercando calciatori e partner commerciali, un po’ come avviene al Milan con i due ad. Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. Insomma, se da una prima sommaria ricostruzione al Catania potrebbero arrivare notevoli risorse finanziare dalle cessioni di Petkovic, Gyomber, Odjer e Tupta, per complessivi 3,5 mln di euro a essere ottimisti, serviranno altri 3 milioni di euro per costruire un organico capace di puntare al primo posto in Lega Pro e poi presentarsi ai nastri di partenza in serie B nella stagione 2017/18.
SENZA VIA DI SCAMPO – Il Catania ha l’obbligo di vincere il campionato senza se e senza ma iniziando il torneo di Lega Pro 2016/17 senza l’handicap dei 10 punti di penalizzazione (ma ne arriverà uno per pagamenti Irpef in ritardo). Lo Monaco, che è un inguaribile accentratore, sa che deve fare i conti con la nuova realtà (ben diversa da quella del 2004) dove servirà il contributo di tutte le componenti (in primis i tifosi) per trasformare le macerie in un grattacielo di dieci piani con vista serie A. Considerando che molti club di Lega Pro non sprizzano salute da tutti i pori, l’impresa non sarà difficile. I tifosi sono in cerca di rivincite, così come Lo Monaco che viene da 4 anni senza soddisfazioni dopo le brutte esperienze col Genoa, col Palermo e infine a Messina.
ALLENATORE – Carmine Gautieri, come scriviamo da giorni, è il primo della lista per succedere a Moriero ma c’è da fare i conti con le sue pretese economiche. Il Catania ha messo sul piatto 50 mila euro più bonus promozione e contratto rinnovabile in caso di B, ma Gautieri ne chiede almeno il doppio. L’ex attaccante della Roma, che è stato il quarto allenatore della stagione del Latina e che fa del 4-3-3 il suo credo calcistico essendo uno zemaniano convinto, dopo aver condotto il Lanciano in Serie B nella stagione 2011/12, potrebbe ripetersi in terra etnea. Lo Monaco aspetta una risposta da Roberto De Zerbi, ‘figlio calcistico’, come lo ha definito recentemente. L’ex numero 10 del Catania ama la piazza etnea e sarebbe felice di tornare ma ha richieste da club di categoria superiore ed ha chiesto qualche giorno di tempo. Poi si dovrà discutere di progetto e di ingaggio ma De Zerbi e Lo Monaco si conoscono molto bene e l’intesa economica non sarebbe un ostacolo insormontabile.
SQUADRA – Lo Monaco smantellerà la squadra che si è salvata all’ultima giornata in Lega Pro. Non più di 5 calciatori rimarranno a Catania mentre si cercherà di confermare qualche giovane che ha mostrato qualità. Del resto il tetto imposto dalla Lega Pro indirizza il neo amministratore delegato a portare alle pendici dell’Etna calciatori Under 21 che abbiamo una caratteristica importante: la personalità. Lo Monaco, infatti, conosce benissimo la pressione che c’è a Catania sui calciatori e per vincere il campionato di Lega Pro serviranno giovani mentalmente pronti alla battaglia supportati però da almeno 5 elementi di esperienza