Alberto Maggi, Affaritaliani, 16 VI 2022
Italia senza gas, grazie Draghi e Di Maio
Di Maio e Draghi hanno voluto fare i protagonisti e accodarsi ai guerrafondai Biden e Johnson e ora paghiamo il conto
Gas, si va verso il razionamento: la colpa è soltanto di una classe politica narcisista, incapace di vedere oltre il proprio ombelico.
Era il 2 marzo di quest’anno e il signor Luigi Di Maio, ufficialmente ministro degli Esteri della Repubblica italiana, dichiarava “Putin è peggio di un animale”. Sono seguite altre dichiarazioni durissime del signor Mario Draghi, ufficialmente presidente del Consiglio della Repubblica italiana, contro il presidente della Federazione russa. Il risultato delle posizioni di questi due geni? Mosca taglia il gas all’Italia e, come ha scritto Affaritaliani.it, ridurrà ancora di più le forniture provocando un drammatico razionamento (un vero caos economico e sociale).
Di Maio e Draghi hanno voluto fare i protagonisti e accodarsi ai guerrafondai di Usa e Regno Unito Joe Biden e Boris Johnson. Potevano e dovevano stare sereni, fare i bravi. E invece il loro protagonismo mette in ginocchio il Paese. Quello che serviva, pur nella solidarietà con l’Ucraina aggredita, era un approccio moderato visto che come sanno tutti, anche alla Farnesina e a Palazzo Chigi, oltre il 40% del gas che viene usato in Italia arriva dalla Russia. Il prossimo inverno, quando le scorte saranno finite e resteremo al freddo, sapremo chi ringraziare.
La colpa è soltanto di una classe politica narcisista, incapace di vedere oltre il proprio ombelico e che va dietro l’onda. Una classe politica che non ha tenuto conto dei nostri legami energetici e quindi anche economici. E’ l’ennesima, triste, riprova di una bancarotta governativa. Altro che governo dei migliori, sono i migliori nel fare danni.