Alessandro Maiocchi, Il Giornale, 29 VI 2018
Partite e ologrammi, il futuro è tridimensionale
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I ricercatori dell’Università di Washington stanno sviluppando una tecnologia innovativa che permette di poter vedere le partite tramite ologrammi 3d proiettati sul tavolo, sfruttando il visore Hololens di Microsoft (*) per la realtà aumentata.
Al momento il sistema presenta ancora diversi dettagli da risolvere, ma in futuro non è escluso che si riesca a ricostruire tridimensionalmente spettacoli ed eventi sportivi di ogni genere.
L’idea geniale in questa tecnologia è che per la ricostruzione 3d non si necessita di più punti di ripresa ma ne basta solo uno; l’intelligenza artificiale sviluppata, tramite un database, di più di dodicimila immagini bidimensionali dei giocatori, acquisite dal noto videogioco Fifa, permette la ricostruzione tridimensionale dei giocatori “reali” nelle varie fasi di gioco.
Su ogni singola immagine catturata dalla telecamera viene fatta una calibrazione identificando le linee di fondo, permettendo di valutare la profondità e l’angolazione della ripresa, centrando di fatto il terreno di gioco. Con un algoritmo si riescono ad individuare i giocatori e la loro posizione tramite una correlazione con i dati presenti in memoria. In seguito, dopo un processo di grigliatura (mesh) più o meno fitta a seconda dei dettagli da analizzare, si procede alla ricostruzione dell’immagine e quindi alla realizzazione degli ologrammi.
Le limitazioni maggiori riscontrate fino ad ora risiedono nel fatto che la potenza di calcolo non permette la ricostruzione 3d di eventi in diretta ma solo di filmati precedentemente caricati e non si riesce a ricreare perfettamente il pallone. Ma nonostante questo il risultato al momento è a dire poco sorprendente. La ricerca continua e con i mondiali in atto la sperimentazione di questa tecnologia è più attiva che mai, e in un futuro non troppo lontano anche i televisori 8k diventeranno obsoleti.
(*) Di “Hololens” e della realtà aumentata abbiamo già parlato in “Relazioni, Comunicazione e il Mito della Caverna” (nota 5 a pag. 3) pubblicato nel 2015 nella sezione “Approfondimenti” e comunque accessibile direttamente anche da questo link. [Nota dello Studio]