Alessia Rastelli, Corriere della sera, 5 IV 2017
Il futuro in 9 princìpi
Joi Ito, direttore del Mit Media Lab, detta in un libro appena uscito in Italia i principi per affrontare gli anni a venire, in cui le tecnologie accelereranno ancora. Nel suo laboratorio insegna anche mindfulness. E istituisce un premio per chi infrange le regole. Qui i vecchi modi di pensare e i nuovi principi a confronto, tratti dal volume «Al passo col futuro» (Egea), in libreria dal 4 aprile.
1 – Affioramento batte Autorità
Autorità
Sistema di produzione, organizzazione e distribuzione della conoscenza dall’alto verso il basso. L’idea di base è che il sapere sia in mano a pochi e che siano loro a elargirlo.
Affioramento
Grazie a internet, la conoscenza emerge dal basso. Gli strumenti della rete consentono di dire la propria e di coordinarsi, innescando l’esercizio dell’intelligenza collettiva.
2 – Pull batte Push
Push
Stile manageriale in cui si acquisiscono e si immagazzinano risorse e informazioni. Si controlla ogni cosa e si «spingono» (push) messaggi e ordini dal centro ai bordi.
Pull
Le risorse sono «tirate» (pull) all’interno di un progetto solo per il tempo in cui sono necessarie. Arrivano dai margini, attraverso le reti di relazioni consentite dalle nuove tecnologie di comunicazione.
3 – Bussole batte Mappe
Mappe
Approccio in base a cui, prima di agire, servono una conoscenza dettagliata della situazione e una rotta predefinita. Se si incontra un ostacolo, si torna indietro e si ridisegna la mappa.
Bussole
In un mondo sempre più imprevedibile e veloce, funziona usare la creatività ed essere pronti a cambiare direzione. Se si incontra un ostacolo, lo si aggira e si prosegue.
4 – Rischio batte Sicurezza
Sicurezza
Finché i costi per far arrivare un prodotto sul mercato, o solo proporre un’idea a un pubblico vasto, sono alti, è meglio tenere al sicuro un progetto con protocolli e approvazioni.
Rischio
Grazie a strumenti come la stampa 3D, i processi di produzione sono rapidi e i costi non troppo alti. È quindi conveniente diffondere idee e oggetti, accettando anche eventuali fallimenti.
5 – Disobbedienza batte Conformità
Conformità
Nella società industrializzata e improntata alla produzione di massa, si pensa che solo un piccolo numero di persone sia creativo; agli altri si chiede di fare ciò che viene loro detto.
Disobbedienza
Nuovi processi, inclusa l’automazione, cambiano il panorama del lavoro: avrà più successo chi si pone domande, si fida del suo istinto e rifiuta di seguire le regole quando sono d’intralcio.
6 – Pratica batte Teoria
Teoria
Approccio basato su approfondite previsioni e monitoraggio dei progressi compiuti. Nessuna proposta viene finanziata se non dopo uno studio.
Pratica
In un futuro più veloce, aspettare avrà costi più elevati che improvvisare. Meglio produrre subito dei prototipi e cambiare in corsa, in base al principio dell’«imparare facendo».
7 – Diversità batte Capacità
Capacità
Convinzione che le persone più intelligenti e più formate in una disciplina siano le più qualificate a risolvere un problema legato al loro settore.
Diversità
In un’era complessa, i gruppi variegati risultano più produttivi. I compiti non si assegnano a chi ha il titolo più alto ma a chi mostra più attitudine per le competenze cognitive richieste.
8 – Resilienza batte Forza
Forza
Tradizionalmente le grandi aziende si induriscono per proteggersi dagli insuccessi. Accumulano risorse, implementano strutture manageriali gerarchiche e processi rigidi.
Resilienza
L’investimento iniziale delle aziende è limitato così che, se si fallisce, si impara dagli errori e si passa ad altro. Il segreto è riconoscere che a volte resistere al fallimento costa più che cedere.
9 – Sistema batte Oggetto
Oggetto
La progettazione industriale tradizionale è basata su considerazioni ingegneristiche, legate ai prezzi del singolo prodotto e al profitto individuale o aziendale.
Sistema
Oggi è fondamentale considerare l’impatto complessivo di un oggetto, nell’ambito dei legami tra le persone, le loro comunità, gli ambienti in cui vivono.