Intervista di Malcom Pagani, “Fatto quotidiano”, 14 II 2016
IL PACCHETTO SANREMO
Gianni Boncompagni ha visto un poco: “Quasi niente” che gli sembra già abbastanza: “Credo che assistere a Sanremo sia tra le cose più orribili che possano accaderti nella vita. Una punizione corporale è meno dolorosa”.
Di Carlo Conti, Gabriel Garko, Virginia Raffaele e dei fiori dell’ Ariston, a casa Boncompagni, 84 anni a marzo, solo un profumo lontano. “Da decenni febbraio è funestato da questo veleno. Una vera e propria sciagura nazionale. Bisogna aspettare che passi, che evapori da sola, che sparisca e ci lasci respirare. Io ho fiducia. Intanto se posso sto alla larga da RaiUno”.
È stato sempre alla larga da Sanremo?
Quasi sempre. Forse ho visto qualche edizione del passato, ma erano altri tempi.
Che tempi?
Tempi in cui tra decine di canzoni atroci si nascondeva anche qualche bel brano. Così, a naso, non mi pare il caso di questa edizione.
Condotta come quella precedente da Carlo Conti.
Conti fa parte del pacchetto. È perfetto. Di una normalità davvero orribile.
Poi c’ è Gabriel Garko.
Bel ragazzo, ma non è che onestamente posso entusiasmarmi, emozionarmi, vibrare per Gabriel Garko. Sarebbe sinceramente troppo.
Le canzoni?
Testi ignobili, la solita storia, il solito pacchetto.
Quale pacchetto?
Il pacchetto di Sanremo. Qualità scadentissima. Però il pacchetto è così. Gli spot, i buoni sentimenti, la bella ragazza, i manager e i dirigenti che si fanno i complimenti con gli ascolti in mano. Il pacchetto o lo accetti o non lo accetti.
Lei lo rifiuta, ma come ricordava gli ascolti sono ottimi.
L’ Italia si blocca per i Pooh e credo che già questo spieghi tutto.
Cosa spiega?
Come siamo messi.
E come siamo messi?
E come siamo messi? Siamo messi malissimo. Sanremo è una religione nazionale ed è ovviamente anche uno spettacolo totalmente cattolico. Il più cattolico degli spettacoli.
Cattolico e democristiano?
Ma certo. In Italia cattolico e democristiano sono sinonimi.
A Sanremo c’ è anche Patty Pravo che lei conosce da più o meno mezzo secolo.
Andrebbe arrestata, Patty. Lei e tutti quelli che si ostinano a tornare.