Alberto Giannoni, Il Giornale, 21 IV 2019
Un parco per Guareschi il genio scorretto col cuore targato Milano
«La mia macchina è targata Parma – diceva di sé – ma il mio cuore è targato Milano». E Milano ricorderà con bel un parco Giovannino Guareschi, il «papà» di Don Camillo, il genio scorretto col cuore targato Milano, lo scrittore italiano più tradotto al mondo e uno di quelli che ha venduto di più (si parla di 20 milioni di copie, calcolate diversi anni fa).
L’inaugurazione è fissata per il 4 maggio alle 10.30 con la partecipazione di Enrico Beruschi, l’attore che con la sua precocissima passione per Guareschi ne è diventato il più esperto lettore pubblico. Il parco Guareschi sarà al Vigentino, fra via Chopin e via dei Guarneri. La decisione parte dal Municipio 5: nel giugno scorso ha proposto l’intitolazione al Comune, che ha deliberato a novembre. Nel 2018 ricorrevano i 110 anni dalla nascita e i 50 dalla morte di Guareschi, che era nato il 1° maggio del 1908 a Fontanelle di Roccabianca ed è morto il 22 luglio 1968 a Cervia. Proprio nel 2018 il Municipio ha organizzato una serie di eventi dedicati al papà di Don Camillo e Peppone: mostre, eventi, incontri, proiezioni e spettacoli («La calda estate di Don Camillo e Peppone», il titolo). E ha proposto l’intitolazione. L’idea è venuta ad Alessandro Giacomazzi, presidente di commissione arredo urbano in Zona 5: «Da una visita al museo di Roncole – racconta – Milano è stata la città che ha offerto a Guareschi l’opportunità di emergere e in cui aveva lasciato il cuore». «Guareschi – prosegue Giacomazzi – è un uomo della Bassa che a Milano è diventato lo scrittore italiano più tradotto e che ha venduto di più nel Mondo. Uno scrittore cattolico anticomunista, coinvolto dalla politica del periodo ma libero dalle indicazioni dei partiti. In 50 anni dalla sua morte ancora nulla gli era stato dedicato a Milano, lui che la ringraziava per le opportunità ricevute, e grazie all’amministrazione del Municipio 5 abbiamo portato avanti questo progetto commemorativo. Per un uomo che si definiva semplice, lontano dai salotti e legato alla famiglia ed alla terra, quale spazio migliore per ricordarlo? Abbiamo identificato un bel parco immerso nel Vigentino, quartiere a sud di Milano sulla direttiva della sua Bassa, delimitato dalla Chiesa di Fatima, con grandi verdi e con due grandi aree gioco per i bambini».
Il presidente del Municpio, Alessandro Bramati, ha sposato subito l’idea dell’intitolazione, e ha portato avanti quella della rassegna. «Il 2018 è stato ricco di eventi – ha spiegato – Il Municipio ha realizzato alcuni appuntamenti per ricordarlo, un uomo che amava il popolo come dimensione di relazione concreta ed ideale di persone. Un uomo di fede cristiana, vissuta come dialogo con Cristo per l’educazione del cuore, di cui le conversazioni tra Gesù e Don Camillo ne sono un significativo esempio. Per noi il percorso continua, un percorso di conoscenza e riconoscenza che vuole colmare un vuoto. Infatti, a Milano nessuno spazio pubblico gli era mai stato dedicato, abbiamo voluto farlo noi dedicandogli un bel giardino».