Diego Fusaro, Tik Tok, 11 III 2022
Riforma del catasto e l’Ordine di Davos
La banda dei pavidi guitti senz’anima del governo – che si sono orwellianamente autodefiniti il governo dei migliori – mentre procede una guerra che potenzialmente sarà mondiale sta giustificando e proponendo la riforma del catasto.
La riforma del catasto rappresenta il compimento di quello che potremmo definire il grande reset, il grande azzeramento.
Alcuni ricorderanno senz’altro quello che è stato definito il programma, l’agenda, di Davos del 2030. Come si mostrava in una nota pubblicità con tanto di effige dei plutocrati neoliberali dell’ordine di Davos e dell’Agenda 2030, l’immagine dominante è quella di chi dovrà dire, per il 2030, “Non ho più nulla, non possiedo nulla e sono felice”.
Questa è l’immagine del nuovo capitalismo neo-oligarchico con al vertice una sparuta élite di oligarchi e di plutocrati senz’anima e in basso una massa di diseredati, la massa dannata degli sconfitti del globalismo.
Ebbene, la riforma del catasto segna un passo decisivo in questa direzione. Da che con questa riforma – sparata, lo ripetiamo, nel bel mezzo di una guerra – si procede in una direzione molto chiara: presto vi troverete costretti a vivere a casa vostra pagando tasse come se foste in affitto, nella migliore delle ipotesi; o nella peggiore delle ipotesi sarete costretti a vendere casa e poi a vivere in affitto. Vendere casa agli stessi plutocrati di cui sopra, i colossi senza frontiere.
Questo è il programma: privare la popolazione di tutto e potenziare l’arricchimento dei gruppi dominanti.