ENews QTSicilia, 27 IV 2020
IL “PRINCIPIO DELLA RANA BOLLITA”. Noi siamo le cavie
È il teorema del filosofo americano Noam Chomsky secondo cui la popolazione accetta la scomparsa dei valori e di conseguenza tutto ciò che ne deriva.
“Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota una rana. Il fuoco sotto la pentola è acceso e quindi l’acqua si riscalda lentamente. Dopo un pò, diventa tiepida ma la rana trovandola piuttosto gradevole, continua tranquillamente a nuotare. Dopo qualche minuto, la temperatura sale ancora, la rana si rilassa e, pur trovando il liquido meno gradevole di prima, continua a non spaventarsi. L’acqua adesso è davvero troppo calda ma la rana si è indebolita e non ha la forza di reagire. Sopporta e non fa nulla mentre la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana muore bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50°, sicuramente sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.”
È una storiella che rende più facile la comprensione della terza di dieci strategie della manipolazione elaborata da Chomsky, che testualmente scrive: “Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per anni consecutivi”. È in questo modo che condizioni socio-economiche radicalmente nuove (neoliberiste) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso:
– Stato minimo
– Privatizzazioni
– Precarietà
– Flessibilità
– Disoccupazione di massa
– Salari che non garantiscano più redditi dignitosi…
Tutti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione, se fossero stati applicati in una sola volta e che ci hanno portato dove siamo proprio “grazie” al principio, accuratamente adottato, della “rana bollita” .
Ecco la lista completa delle 10 misure adottate:
1. La strategia della distrazione;
2. Creare problemi e poi offrire le soluzioni;
3. La strategia della gradualità (“Rana Bollita”), già illustrata;
4. La strategia del differire la soluzione a qualsiasi problema;
5. Rivolgersi al pubblico dai mezzi di comunicazione di massa, come si farebbe ai bambini;
6. Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione, facendo leva sulla impressionabilità delle masse;
7. Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità, tagliando i fondi per l’Istruzione, abolendo la selezione scolastica e sminuendo la figura dei Docenti, facendoli sentire dei “falliti” che non hanno trovato meglio da fare nella vita;
8. Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità, soprattutto per mezzo della televisione e dei social-network;
9. Rafforzare l’auto-colpevolezza, stimolando il senso di inadeguatezza dei singoli;
10. Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono, al fine di poterli manipolare senza trovare resistenza…
Infine, terrorizzare le masse con la minaccia (vera o presunta) di una CATASTROFE IMMINENTE, affinché nessuno pensi più al BENE COMUNE, ma CIASCUNO sia disposto a QUALSIASI NEFANDEZZA, pur di SALVARE SE STESSO!
Beh, DIREI CHE CI SIAMO…