Silvana Mazzocchi, Repubblica, 30 I 2018
Le armi nascoste della manipolazione
Come proteggerci in questo gioco delle parti dove vittime, carnefici e salvatori si alimentano e sostengono a vicenda? Lo spiega in un libro Cristophe Carré, esperto in scienze della comunicazione e specialista nella soluzione dei conflitti e delle disfunzioni relazionali.
Siamo tutti manipolati e tutti manipoliamo, magari senza rendercene conto in un gioco delle parti dove vittime, carnefici e salvatori si alimentano e sostengono a vicenda. E, allora, come svelare l’inganno, come proteggerci e come disinnescare le trappole quotidiane? E come riconoscere la manipolazione, anche quando, e a volte succede, è messa in atto a fin di bene?
Tutto quello che avremmo voluto sapere sull’argomento lo spiega Cristophe Carré, esperto in scienze della comunicazione e dell’informazione e specialista nella soluzione dei conflitti e delle disfunzioni relazionali, in Le armi nascoste della manipolazione (Feltrinelli), un libro che, dopo aver esaminato i motivi per cui spesso ci lasciamo influenzare, indaga le strategie più ingannevoli e i manipolatori più pericolosi , racconta come smascherare le trappole, dispensa consigli su come disinnescarle e, perfino, come farne un buon uso.
La manipolazione è ovunque, avverte Carré, ma è essenziale conoscerne il meccanismo. Solo così ci potremo difendere. Perché, se è vero che la manipolazione può distruggere i rapporti umani e mettere a rischio , oltre a noi stessi, anche amicizie e relazioni, è altrettanto vero che non c’è nessuno innocente, per destino in balìa del predatore. E ciascuno di noi può essere in grado di riconoscere un rischio potenziale e scegliere di disinnescare l’inganno.
Ed ecco qualche consiglio antimanipolazione secondo Carré: non prendere decisioni affrettate. Se capite di agire senza convinzione, tornate indietro. Ricordare che tutti subiamo l’influenza dell’ambiente che ci circonda. Sviluppare lo spirito di osservazione, aiuta. Attenzione alle azioni ripetute per abitudine. Se non ci sente a proprio agio, ascoltare l’allarme interiore. Conoscersi bene, capire come funzionano certe situazioni o certe persone, può aiutarci a prevenire le trappole. In conclusione, conoscere per combattere gli altrui comportamenti, ma anche i nostri, è l’unico modo per acquisire una libertà d’azione il meno possibile condizionata dagli altri e dall’ambiente che ci circonda. E anche l’unica via per vivere senza diffidare di tutti. Il mondo non è fatto tutto di manipolatori, avverte Carrè: L’importante è saperli riconoscere.
Chi è il manipolatore, come riconoscerlo?
Io diffido delle etichette per definire le persone. Perché così si rischia di ridurre un individuo a una sola parola e al suo significato: manipolatore, perverso, psicopatico o qualcos’altro. Ecco, farlo mi sembra pericoloso:le persone sono più complesse delle parole o dei tratti caratteriali che queste evocano. E’ vero però che i manipolatori esistono, o meglio esistono individui che utilizzano la manipolazione in modo pericoloso, danneggiano le loro relazioni e provocano danni agli altri, anche se non sempre ne sono del tutto consapevoli. A differenza della gente “normale”, queste persone si servono della manipolazione in modo sistematico e lo fanno con tutti quelli che sono potenzialmente manipolabili. In questo modo cercano di esercitare potere sugli altri e lo fanno perché hanno paura. Di fatto, agiscono contemporaneamente sul piano affettivo (sulle vostre emozioni) e su quello cognitivo ( giocando sulle informazioni che forniscono). E non dichiarano mai apertamente ciò che vogliono, né inviano messaggi chiari.
La dinamica della manipolazione.
Credo che possiamo partire dal principio che ogni manipolazione è prima di tutto auto manipolazione. La persona che agisce esplora le vostre attitudini, i comportamenti, le convinzioni, i giudizi, i vostri automatismi, le fantasie e i condizionamenti. Tutto di voi. Ma se non la incoraggiate, la manipolazione si depotenzia da sola.
Questo accade perché in una relazione ogni soggetto ha la sua responsabilità, non c’è mai solo una vittima gentile che subisce i colpi del predatore cattivo. La vittima ha sempre la possibilità di ribellarsi e di far sentire la propria voce. Per questo penso che tutti debbano conoscere come funziona la manipolazione. Per difendersi.
Come evitare le trappole?
Prima di tutto occorre evitare i tranelli e disinnescare il meccanismo della manipolazione. E non è facile. Certo non sarà il manipolatore ad avvertirvi, nessuno vi farà toc toc sulla spalla dicendovi “attenzione, sto per manipolarti….” Al contrario, questo individuo farà di tutto per lasciarvi credere che state agendo liberamente e di vostra iniziativa. E solo se voi non ne sarete coscienti e glielo permetterete, la manipolazione funzionerà. Ma, attenzione, ogni manipolazione ha un senso, significa qualcosa e ha una funzione specifica, un obiettivo.
Ecco dunque qualche consiglio essenziale per svelare la manipolazione:
Se non c’è urgenza, cercate di non assumere mai decisioni alla leggera o troppo rapidamente. Se capite che state andando in una direzione che non volevate prendere, tornate indietro. Senza insistere sul cammino sbagliato. Non sovrastimate la vostra libertà: tutto quello che dite, fate o pensate subisce l’influenza dell’ambiente che vi circonda. Sviluppate il vostro spirito di osservazione e state attenti alle vostre relazioni. Diffidate delle azioni che ripetete per abitudine. Imparate a dare ascolto alla vostra voce interiore quando non vi sentite a vostro agio o quando avvertite che c’è qualcosa che non va. Conoscersi bene, capire come funzionano certe situazioni o certe persone, può aiutarci a prevenire le trappole.
Detto tutto questo, però, un ultimo consiglio: non siate sospettosi per principio, non condannatevi a vivere diffidando di tutti perché così danneggereste ogni vostro rapporto. Il mondo non è popolato solo di manipolatori!
Christophe Carré
Le armi nascoste della manipolazione
Traduzione di Fabrizia Berera
Pagg. 190, euro 15