Giulia Destefanis, Repubblica, 29 VIII 2019
Genova, “Costretti a fare troppe multe”
Il manifesto della discordia raffigura i vigili come schiavi, in fila, legati a una catena, “condannati” a comminare multe. E’ la provocazione che arriva da Genova da parte di un sindacato degli agenti di polizia locale, il Sulpl, in protesta contro le comunicazioni del comando che chiedono di aumentare le sanzioni rispetto all’anno precedente. Protesta bloccata, al momento, dal comune, che ha vietato la diffusione dei manifesti che sarebbero “lesivi della dignità del corpo”.
“Ci viene chiesto di aumentare produttività e fatturato – spiegano gli agenti del Sulpl – Si finisce per concentrarsi su sanzioni più veloci, come i divieti di sosta, comminandone anche a ore improbabili della notte pur di raggiungere i numeri richiesti: ha senso lavorare così?”.
E mentre le sole multe per sosta vietata sono aumentate in effetti a Genova da 82 mila a 131 mila nei primi sei mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018 (+58%), il comune chiarisce che le sanzioni non servono a fare cassa ma a garantire sicurezza, tanto è vero che nello stesso periodo il numero dei morti su strada in città è sceso da 16 a 8.
Ma la battaglia del sindacato continua: “Ci hanno bocciato il primo manifesto e un secondo con l’immagine di un uomo imbavagliato, ora chiediamo di pubblicare la loro risposta con il diniego alla richiesta di affissione dei manifesti, ce lo permetteranno o continueranno a imbavagliarci?”