Usura Online, 3 I 2018
Firma illeggibile? Multa annullata.
Nell’immaginario collettivo i principali colpevoli del “reato” di grafia illeggibile sono i medici. Tuttavia, l’esperienza quotidiana dimostra che perfino categorie professionali insospettabili subiscono l’indiscreto fascino della scrittura criptica, che nulla – o quasi – ha da invidiare ai geroglifici egizi. E per quanto possa risultare difficile da credere, le conseguenze, talvolta, si rivelano positive per i cittadini. L’ultimo esempio in tal senso si è verificato nei giorni scorsi in Trentino Alto Adige, dove un 50enne motociclista si è visto annullare una multa di circa 2.000 euro in quanto le firme apposte dagli agenti di polizia locale risultavano pressoché incomprensibili.
L’uomo, alla guida di un ciclomotore, era stato fermato il 12 aprile 2017 e, a seguito di controllo, emergeva che la sua patente era stata precedentemente sospesa. Ciò aveva determinato non solo la suddetta multa ma anche un ulteriore verbale di fermo amministrativo. I difensori del motociclista avevano presentato ricorso evidenziando tre differenti scenari che avrebbero potuto inficiare la validità della sanzione pecuniaria. Quello accolto dal giudice di pace riguardava l’illeggibilità delle firme degli agenti di polizia locale, sostanzialmente equiparate a degli scarabocchi. Essendo i nomi indicati incomprensibili, identificare gli accertatori si era rivelato impossibile: di fatto il verbale sarebbe potuto essere redatto da chiunque. Contestualmente, i difensori dell’uomo avevano rilevato che il suo nome era stato riportato in modo sbagliato, senza contare che il citato comma 0016 dell’articolo 218 del Codice della Strada non esiste.
Il giudice Antonio Orpello ha definito “fondato” il motivo inerente l’illeggibilità della sottoscrizione, ma ha comunque chiesto al motociclista di compensare le spese di giudizio. Non era infatti in discussione la natura e l’origine della sanzione, dunque non sarebbe stato logico avallare una chiara violazione del Codice della Strada per questioni puramente formali.
Quali vizi possono annullare una multa?
Non tutte le imperfezioni contenute nel verbale di accertamento della sanzione determinano l’inefficacia dello stesso. Tuttavia, una nutrita schiera di “errori tecnici” comporta detto effetto: ad esempio, è fondamentale indicare luogo e punto esatto in cui si è verificata l’infrazione, come pure la relativa data. Inoltre, se la strada in cui si sono verificati i fatti è particolarmente lunga, bisogna riportare anche il numero civico; tale dettaglio è in grado di fare la differenza, se “l’arteria” congiunge due comuni. Altrettanto decisive sono le informazioni riguardanti l’importo della multa e le relative modalità di pagamento. L’assenza di uno solo di questi elementi può determinare l’annullamento dell’atto di accertamento. È possibile inoltrare ricorso anche quando dalla verifica della foto che testimonia l’infrazione emerge che il veicolo coinvolto non era di proprietà della persona menzionata nel verbale.