Il Giorno, 16 X 2022
A Parigi 140mila in piazza contro il carovita. E l’Italia ora teme l’effetto contagio
L’inflazione che sta mettendo in ginocchio l’Europa scatena ormai ovunque proteste popolari per l’aumento dei prezzi. E da noi si previene un bis dei gilet gialli
L’inflazione e il conseguente continuo aumento dei prezzi stanno mettendo in ginocchio l’Europa e le classi meno abbienti cominciano a manifestare pulsioni di rivolta. Oggi pomeriggio è accaduto in Francia, dove almeno 140.000 persone sono scese in piazza a Parigi per protestare contro gli aumenti dei prezzi, secondo quanto stima l’alleanza delle sinistra Nupes, che ha organizzato la «Marcia contro il carovita e l’inazione sul clima». «Abbiamo già vinto la nostra scommessa. È solo l’inizio», ha commentato la deputata Aurélie Trouvé di La France Insoumise (Lfi). Il fondatore di Lfi, Jean-Luc Mélenchon, ha parlato di «grande successo». Secondo le stime delle forze dell’ordine, i manifestanti sono invece circa 30.000, ma la manifestazione è risultata comunque imponente.
Mélanchon parla della “costruzione di un nuovo fronte popolare”, e rilancia l’appello per “uno sciopero generale” il prossimo 18 ottobre, a cui hanno già aderito diversi sindacati. “Abbiamo veramente bisogno di una grande forza popolare di fronte alla politica di abusi sociali ed ecologici di questo governo”, ha dichiarato questa mattina in un’intervista Mathilde Panot presidente del gruppo parlamentare francese di sinistra La France Insoumis. Panot ha spiegato che sono arrivati 120 autobus da tutta la Francia per partecipare al corteo che, partito alle 14 da place de la Nation, è stato aperto da Melanchon con al suo fianco la scrittrice Annie Ernaux alla quale è stato appena conferito il premio Nobel per la Letteratura.
In francia da tre settimane prosegue anche lo sciopero delle raffinerie di TotalEnergies, quattro su sette tuttora bloccate. La marcia e’ stata organizzata dai partiti di sinistra e guidata dal leader della France Insoumise, Jean-Luc Melenchon. Alcuni dei manifestanti si sono presentati con i gilet gialli, ricordo delle proteste che nel 2018 hanno scosso il Paese.
Un particolare che ha scosso anche i funzionari del Ministero dell’Interno in Italia, sempre attento a prevenire fenomeni che possano mettere in crisi l’ordine pubblico. Si teme infatti un effetto contagio della protesta, come accadde, con gravi effetti di conflitto sociale, quando le proteste dei gilet gialli tentarono di attecchire anche da noi. Cortei o meno, con la crisi energetica l’inflazione sarà il problema dell’inverno.