Libero quotidiano, 28 I 2014.
Nasce il partito “Licenziare i dipendenti pubblici”.
In Veneto ecco il movimento che “aggredisce” la spesa pubblica. Punta a espandersi in tutta Italia per le Europee: “E’ la ricetta giusta per salvarci”.
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Dal Veneto arriva una soluzione per risolvere il problema della spesa pubblica: licenziare i dipendenti statali. Nel Nord Est, come racconta l’Intraprendetnte sta per nascere un movimento politico che ha nel nome il programma elettorale: “Licenziare i dipendenti pubblici”. Così mentre si organizza per il debutto, il partito ha già un programma ben chiaro come racconta Sante Carraro, uno tra i promotori: “Non ci siamo inventati nulla. Da sessant’anni a questa parte la riduzione del costo dell’apparato pubblico è tra i primi punti del programma elettorale di ogni formazione politica, poi puntualmente violata appena scrutinate le urne. Con la conseguenza che il sistema è al collasso”. “Ormai nemmeno lo Stato può far finta che il problema non esista – dice ancora Carraro – Detroit è dietro l’angolo, ovvero la fine è dietro l’angolo. Lo ha fatto presente, a più riprese, anche il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino che, nell’ultima relazione sul rendiconto generale di Stato, ha parlato di una missione non più differibile e necessaria per la ripresa economica”.
Alle urne – Insomma il partito anti-dipendenti pubblici ha una ricetta semplice per alleviare il peso che grava sulle casse dello Stato. Far fuori i dipendenti pubblici è una proposta che presto potrebbe arrivare sulla scheda elettorale e il portavoce è ottimista sul consenso che il partito possa avere tra gli elettori: “Siamo fiduciosi – dice il portavoce del partito – Il problema del taglio della spesa pubblica si risolve solo con la ferale eloquenza dei numeri. E noi questo proponiamo: l’applicazione di un basilare concetto economico”