Irene Consigliere, Corriere della sera, 4 IV 2019
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Con la ricevuta di ritorno digitale, Nexive semplifica le raccomandate
[Nota dello Studio in calce]
Ogni anno in Italia vengono spedite circa 180 milioni di raccomandate, un servizio che, nonostante negli ultimi anni si sia evoluto in termini sia di qualità, sia di velocità grazie anche alla digitalizzazione, ha ancora bisogno di ulteriori rinnovamenti per rispondere pienamente alle esigenze di aziende, Pubblica Amministrazione e cittadini.
Per ridurre le code allo sportello e semplificare i procedimenti, Nexive, primo operatore privato del mercato postale nazionale, che al momento detiene il 10% del mercato, dopo la raccomandata con giacenza digitale, ha annunciato il suo nuovo portafoglio raccomandate, una linea di servizi modularmente digitali in grado di rispondere alle esigenze degli utenti, semplificando e alleggerendo le operazioni di invio e ricezione di una raccomandata spesso elaborate e difficoltose. Sono ora disponibili infatti raccomandata Next e raccomandata Evolution, due novità destinate ad accelerare tempi e modalità del rapporto tra cittadini, aziende e pubblica amministrazione, e che rappresentano un’ulteriore evoluzione rispetto alla già affermata raccomandata con giacenza digitale, lanciata nel 2017 . Quello che differenzia raccomandata Next dagli altri prodotti sul mercato è la digitalizzazione delle ricevuta di ritorno, strumento indispensabile che garantisce al mittente l’avvenuta consegna. Dal giorno successivo la spedizione, il documento è infatti disponibile online, in un’area riservata, da cui è possibile scaricarlo in tutta sicurezza. Non è più quindi necessario aspettare l’arrivo della ricevuta di ritorno fisica, tipica delle raccomandate tradizionali, che può impiegare fino a 30 giorni. Al momento della ricezione gli utenti possono firmare su un unico supporto digitale, una sola volta. In caso di mancato recapito per assenza del destinatario, è sufficiente recarsi presso un punto Nexive con il QR Code univoco collocato sull’avviso di giacenza che sostituisce in tutto e per tutto la firma, semplificando e velocizzando ulteriormente il processo di consegna e di notifica.
La raccomandata Evolution sarà invece completamente digitale: nessuna attesa del portalettere, nessuna firma di avvenuta consegna e nemmeno code allo sportello per ritirarla se non si è presenti al momento del recapito. Con la raccomandata Evolution, il mittente affida a Nexive le raccomandate da inviare via e-mail. Ricevute le raccomandate e salvate su un server sicuro, Nexive procede all’invio di un’e-mail al destinatario contenente le istruzioni per il ritiro e i codici personali per il ritiro elettronico della raccomandata, che può avvenire comodamente da PC, smartphone o tablet. Il mittente potrà visualizzare il certificato forense che certifica il processo di consegna e il contenuto della comunicazione direttamente dalla propria area riservata sul portale Nexive. Per usufruire del servizio raccomandata evolution, né il mittente né il destinatario inoltre necessitano di un indirizzo di posta elettronica certificato PEC, è sufficiente un semplice indirizzo e-mail. La raccomandata next è già disponibile per aziende e – grazie all’abrogazione della riserva postale avvenuta ad agosto 2017 con l’approvazione del Ddl Concorrenza – anche per la Pubblica Amministrazione. La raccomandata Evolution sarà disponibile nel corso del 2019.
“In Nexive siamo fermamente convinti che il digitale possa creare davvero opportunità di crescita per il nostro Paese, semplificando alcuni processi e introducendo servizi nuovi per i cittadini che migliorano la qualità della loro vita. Vogliamo dare un contributo concreto in questo percorso di trasformazione e guidare l’innovazione del mercato postale: il nuovo portafoglio raccomandate è il primo passo in questa direzione” ha commentato Luciano Traja, amministratore delegato di Nexive.
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Innovazioni interessanti se non fosse che Nexive è la concessionaria per il recapito, tra l’altro, delle cartelle esattoriali. Resta quindi da vedere se per avventura queste semplificazioni anzichè… migliorare la qualità della vita dei cittadini, si risolveranno in una ulteriore compressione dei diritti in materia di notificazioni a mezzo posta. [Nota dello Studio]