Mattia S. Gangi, Cataniatoday, 4 VII 2017
Un catanese vince il premio per la miglior tesi di dottorato nel campo dell’Elettronica
Si chiama Pierpaolo Lombardo, ingegnere di Calascibetta, ha studiato sin dalla triennale all’Università di Catania. Grazie al suo progetto di ricerca con il quale ha concluso il suo Dottorato ha vinto il premio per la migliore tesi, assegnato dalla Società italiana di Elettronica
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L’Università di Catania è recentemente balzata alle cronache per la classifica stilata dal Censis sui migliori atenei d’Italia. Nonostante il penultimo posto, come ha spiegato il Rettore Francesco Basile, l’ateneo ha guadagnato una posizione. Nonostante le diverse letture dei numeri una cosa è certa, il capoluogo etneo sforna eccellenze riconosciute a livello nazionale e internazionale. Tra queste l’ingegner Pierpaolo Lombardo, studente del dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica, è stato premiato dalla Società italiana di Elettronica per la sua tesi di dottorato di ricerca in “Ingegneria dei Sistemi, energetica, informatica e delle telecomunicazioni”. Un premio in denaro di circa mille euro, assegnato dal presidente della Sie Andrea Lacaita, a margine della riunione attuale dela società. Il giovane è stato premiato per il suo lavoro dal titiolo “Fully Integrated Data and Power Transfer System with Galvanic Isolation”.
Pierpaolo, cosa vuol dire per te aver ricevuto questo riconoscimento?
“E’ sicuramente un ottimo risultato per tutto il team che in questi anni ha fatto ricerca all’interno della St-Microelectronics, una delle principali realtà industriali qui a Catania. Un progetto nato dalla collaborazione tra l’impresa e l’Università di Catania che posso definire senza dubbio ottima. Io, tra l’altro, ho frequentato questo ateneo sin dall’inizio, e posso ben dire che questo risultato è un pregio che dimostra la solidità e la qualità dell’insegnamento nella nostra facoltà”.
Cosa ha contribuito, secondo te, a rendere possibile questo risultato?
“Senza dubbio la qualità degli insegnamenti, la buona formazione e in generale il corpo docenti sia nel corso di laurea in Ingegneria elettronica che in seno al dottorato. Quello che mi preme sottolineare è che non è soltanto una soddisfazione per me ma per tutti gli studenti e i professori che mette in evidenza che a Catania, nonostante le diffocoltà, si riesce a fare ottima ricerca che hanno risonanza anche a livello mondiale”.
Ci puoi fare qualche esempio?
“Ho partecipato a una importante ricerca che è stata presentata all’ISSCC che è una conferenza internazionale a San Francisco, una bellissima esperienza di caratura, con la quale si da la possibilità a noi di confrontarsi con studenti di tutte le principali realtà del mondo”.
Qual è stato per te il pregio del tuo percorso, e il contributo che ha dato l’Università nella tua formazione?
“Posso dire che sicuramente, al contrario di altre realtà, noi abbiamo la possibilità di slegarci dall’attività didattica e di andare a operare in settori industriali come quello della St. Lì mi sono occupato della progettazione di un sistema capace, per la prima volta, di trasferire dati e potenza con isolamento galvanico sfruttando un unico canale di comunicazione. In conclusione posso dire che si può creare una maggiore sinergia tra mondo industriale del tessuto catanese, ma vedo che già si sta facendo, in modo da attrarre un po’ di persone che poi alla fine cercano fortuna fuori. Dal punto di vista didattico credo che già vada molto bene, anche se forse sarebbe meglio puntare sulla collaborazione con polì universitari d’eccellenza nazionali e internazionali”.