Fabio Franchini, Il Giornale, 23 I 2015
Internet scomparirà, parola di mr Google
Eric Schmidt, presidente esecutivo di big G, annuncia la fine del web così come lo conosciamo oggi.
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Internet ha le ore contate. Parola di Eric Schmidt, presidente esecutivo di Google. Il pezzo grosso del motore di ricerca è intervenuto al World Economy Forum, tenutosi a Davos, in Svizzera.
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Un evento che ha visto la partecipazione di leader quali Vittorio Colao (amministratore delegato Vodafone), Sheryl Sandberg (direttrice operativa di Facebook), Satya Nadella, (ceo della Microsoft) e Marissa Meyer (ad di Yahoo). Tutti a Davos per discutere e presentare le inarrestabili potenzialità del progresso tecnologico, mentre alcuni rumors parlano dell’intenzione di Google di diventare (anche) operatore telefonico.
A chi gli ha chiesto le nuove frontiere della rete, Schmidt ha replicato così, spiazzando tutti: “Rispondo dicendo, molto semplicemente, che Internet scomparirà”. E motiva così la sua previsione: “Ci saranno talmente tanti indirizzi IP, dispositivi, sensori, oggetti da indossare, cose con cui interagire che – senza accorgersene – saranno parte integrante e continua della nostra quotidianità”.
“Immaginate di camminare dentro una stanza dinamica che con il vostro permesso vi permette di interagire con le cose lì presenti”. Il futuro è dunque “un mondo altamente personalizzato e interattivo”. Un mondo fluido in perenne interconnettività, già teorizzato dai guru 2.0.
Il dirigente di Mountain View, in occasione della conferenza intitolata “Il futuro dell’economia digitale” ha parlato anche dell’evoluzione del mondo hi-tech respingendo la tesi secondo la quale l’incessante innovazione minaccerebbe l’occupazione. Le costanti conquiste, altresì, hanno il potere di creare nuove opportunità di impiego: Schmidt sostiene infatti che il mercato digitale unico europeo ha le capacità per creare circa 4 milioni di posti di lavoro.