Gazzetta del Sud, 7 VIII 2020
Urbanistica in Sicilia, dall’ARS via libera alla riforma: nuova legge dopo 42 anni
Via libera dall’Aula dell’Assemblea regionale siciliana alla riforma urbanistica. I voti a favore sono stati 45, 9 i contrari. Il Pd si è astenuto. La legge sull’Urbanistica approvata dall’Assemblea regionale siciliana riforma la materia della pianificazione territoriale e regionale dopo 42 anni. L’ultima legge risale infatti al ’78.
La norma, attraverso i principi di sussidiarietà, partecipazione e concertazione è finalizzata a facilitare e coordinare il rapporto tra gli enti territoriali e i cittadini. La riforma mette ordine al sistema di pianificazione, semplifica le procedure e attribuisce alla Regione competenze specifiche di coordinamento attraverso una nuova visione del Piano territoriale regionale (PTR), che rappresenta il quadro di riferimento per gli enti locali, i liberi consorzi, e le città metropolitane.
La legge regolamenta la pianificazione urbanistica comunale, il cui strumento principale è il PUG, Piano urbanistico generale comunale, tramite cui è possibile determinare la fisionomia delle città e del loro sviluppo. Nell’ambito della semplificazione amministrativa, la Regione e gli enti locali incentrano il loro rapporto sulle “Conferenze di pianificazione“, uno strumento che consentirà ad essi di concertare le valutazioni, le scelte e gli obiettivi.
Altra norma chiave è la difesa del suolo e l’introduzione nella legislazione regionale di limiti stringenti per la realizzazione di nuovi insediamenti in aree non urbanizzate. Particolare attenzione viene data alla tutela dell’ambiente, alla rigenerazione e riqualificazione urbana.
«Dopo oltre quarant’anni, la Regione si dota di una legge che ridisegna e semplifica i criteri e le procedure di governo del territorio siciliano. Una normativa tanto attesa, che dà protagonismo agli Enti locali, chiamati adesso a una stagione di rigenerazione urbana, nel rispetto assoluto dell’ambiente. Era, questa legge di riforma, uno degli obiettivi del mio governo e lo abbiamo realizzato, con una responsabile partecipazione dell’Ars. Mi si lasci ringraziare anche l’assessore al Territorio Toto Cordaro e la presidente della Commissione Ambiente Giusy Savarino per l’ottimo lavoro svolto». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando l’approvazione in Aula del disegno di legge sul «Governo del territorio».
“Oggi – commenta l’assessore al Territorio, Toto Cordaro – è un giorno importante per la Sicilia e per i siciliani. Un’altra riforma voluta dal governo Musumeci va in porto. E quella odierna ha un significato particolare perché arriva dopo ben 42 anni dall’ultima legge Urbanistica. Prosegue, quindi, la stagione delle riforme, inserite fra le priorità del programma di governo. Un ringraziamento va a tutto il Parlamento, oltre che al dipartimento Urbanistica (e in particolare all’architetto Giovanni Grutta), con cui condividiamo questo straordinario risultato”.
“La riforma sull’Urbanistica è stata voluta da tutto il Parlamento siciliano. È un’ulteriore dimostrazione che l’Assemblea regionale siciliana sui grandi temi è in grado di trovare una grande compattezza”. Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, dopo l’approvazione del disegno di legge “Norme per il governo del territorio”. “Va dato merito alla presidente della commissione Ambiente, Giusi Savarino e all’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro, per avere accettato contributi migliorativi sia della maggioranza che dell’opposizione – ha proseguito -. Sono stati necessari quattro giorni di intenso lavoro per arrivare a questo risultato. L’ultima riforma del settore risale al presidente Piersanti Mattarella, ucciso anche per avere imposto nuove regole di pianificazione urbanistica. Per fortuna, i tempi sono cambiati e non credo ci sia alcun rischio nell’operare bene e serenamente”, ha concluso.
“Sono orgogliosa del lavoro svolto – commenta il presidente della Commissione Ambiente dell’Ars Giusi Savarino -, abbiamo modernizzato la legge fortemente voluta da Piersanti Mattarella, ma che purtroppo pose il primo tassello per la sua condanna a morte. Con questa legge abbiamo onorato la sua memoria, proseguendo il cammino nella direzione che in maniera forte e dirompente ci indicò 42 anni fa, cambiando ora il punto di vista della Regione: non più estranea al contesto, gerarchica e autoritativa, ma vicina agli enti territoriali ed ai cittadini, diventando regista e coordinatrice di un lavoro sinergico e di collaborazione, pur mantenendo un potere sostitutivo a garanzia dei Siciliani contro eventuali Comuni inadempienti”.
“Una riforma storica, attesa da anni, frutto di un lavoro congiunto che ha reso più qualificante questa legislatura. Certamente la norma nel tempo andrà monitorata e permangono delle criticità. Ma contiene strumenti di serio contrasto al consumo del suolo, offrendo anche la possibilità di rigenerare gli edifici e di poterli utilizzare per altri scopi grazie al cambio di destinazione d’uso che va incontro anche alle esigenze del comparto produttivo”. E’ questo il commento del gruppo Attiva Sicilia alla legge sull’urbanistcia approvata all’Ars.
“Abbiamo cercato di migliorare questa legge – afferma la deputata regionale di Attiva Sicilia, Valentina Palmeri – prevedendo che i piccoli comuni fossero onerati solo del carico di fornire i dati e non di doverli elaborare per evitare inutili costi. Avevamo proposto il blocco delle grandi metropoli sempre più disabitate, dando seguito alla Conferenza di Nairobi ma la proposta non è stata accolta e abbiamo chiesto coraggio sulla limitazione del consumo di suolo ma tale coraggio non sembra che ci sia stato. Abbiamo dato il nostro contributo in commissione e diamo atto che la IV Commisione ha molto migliorato il testo iniziale assai carente, ma sono rimasti elementi di criticità e incostituzionalità e molte enunciazioni di principi”.