Carmine Gazzanni, L’espresso, 21 agosto 2013.
Camera, la spesa è impazzita.
Più di 4,3 milioni di euro per la ristorazione (contro i 3,2 del semestre precedente). Oltre 14 milioni per acquisti informatici (rispetto ai precedenti tre milioni). Altri 3,3 milioni per la biblioteca interna (prima erano 445 mila euro). A Montecitorio l’avvio di legislatura è stato una grande festa, non proprio in linea con la ‘spending review’.
La buvette di MontecitorioOltre 109 milioni di euro. Per essere precisi: 109.809.654,17 euro. A tanto ammonta il totale delle spese ordinate per lavori, servizi, forniture, consulenze e collaborazioni della Camera dei Deputati e relativo solo al primo semestre del 2013. Rispetto al semestre precedente, la differenza è clamorosa: oltre 90 milioni di spese in più. Non esattamente una tendenza in linea con la ‘spending review’, ma una motivazione c’è: le tante spese affrontate con l’insediamento della nuova legislatura, a iniziare dalle assicurazioni per i nuovi deputati. Insomma, è stata una specie di festa d’avvio. Ma una festa molto costosa: vediamola in dettaglio.
Guardaroba, cerimoniale e biblioteca
All’insediamento della nuova legislatura, ad esempio, per prima cosa ci si è rivolti a tre diverse società fotografiche per rinnovare il cerimoniale: spesa complessiva, 176 mila euro. Per il rilancio dell’attività di guardaroba, invece, la spesa è stata di oltre 20 mila euro.
Grande attenzione è stata riposta anche nei riguardi della biblioteca, forse per rispetto verso i parlamentari neoentranti. A fronte dei 445 mila euro del secondo semestre 2012, infatti l’ultima rendicontazione parla di oltre 3,3 milioni di euro tra rilegature (39 mila euro), restauro (26 mila), acquisti di nuovi libri (836 mila), accesso gratuiti via Internet (785 mila). Per non parlare poi della gestione dello stesso patrimonio della biblioteca: circa 1 milione 246 mila euro. Un esborso a cui si aggiunge quello per il restauro dell’archivio: 303 mila euro.
‘Competenze‘ dei parlamentari
Nella precedente rendicontazione il capitolo “competenze dei parlamentari” (prodotti farmaceutici, telefonia mobile, apparecchiature medicali, spese di rappresentanza) arrivava a 256 mila euro: ora la spesa è balzata a 932 mila euro. Anche qui, evidentemente, sono stati fatti acquisti considerevoli per i neodeputati.
Ci sono poi i corsi tenuti per preparare al meglio gli onorevoli alla nuova legislatura, con i 200 mila euro stanziati per la formazione linguistica e informatica dei deputati: 120 mila euro per conoscere meglio l’inglese e 80 mila per imparare ad usare computer e programmi. Anche nella rendicontazione del 2012 spuntavano i due programmi, ma ad un costo nettamente più basso: 100 mila euro. Stesso trattamento, poi, per il personale: anche per loro corsi di formazione per un totale di 244 mila euro.
Traslochi e facchinaggio
Anche al capitolo conservatoria spuntano diverse voci interessanti. Come quella per “traslochi e facchinaggio”: oltre 1,485 milioni di euro a cui si aggiungono i 950 mila euro previsti dal contratto stipulato con la Cooperativa Italiana Nuova. Nel secondo semestre 2012, la spesa era stata di circa 200 mila euro.
Per la manutenzione degli ascensori si sono spesi in un semestre 443 mila euro, per quella degli impianti antincendio 804 mila. Per conservare in buono stato l’impianto elettrico la spesa è stata di oltre 4 milioni di euro.
Cancelleria, lavanderia, ristoranti
Il costo del ‘materiale da magazzino’ incide per 924 mila euro, poco meno di quanto speso nel 2012 (954). Ripartiti così: 388 mila euro per carta e spese di cancelleria, 23 mila per la lavanderia, 183 mila per i nuovi vestiari, 38 mila per le spedizioni. Non mancano 26 mila euro per prodotti igienici.
Poi c’è la ristorazione: servizio interno, 267 mila euro; servizio esterno 135 mila euro; servizio gestito da terzi 2 milioni e 845 mila euro. Totale: circa 4,3 milioni di euro a fronte dei 3,1 della seconda metà del 2012. E qui l’aumento non pare giustificato dal cambio di legislatura, a meno che gli onorevoli subentranti non abbiano molto più appetito di quelli che li hanno preceduti.
Ovviamente, ai soldi spesi per nutrirsi si affiancano quelli stanziati per poi rassettare: è quindi di 242 mila euro la spesa per la pulizia delle mense.
Per il candore di aule, uffici e corridoi, invece, la spesa ordinata supera i 3 milioni di euro.
Informatica
Ultimo appunto spetta al costo del servizio informatico. Tra manutenzione, acquisti hardware e software, assistenza e noleggi, l’esborso è di oltre 14 milioni di euro (nel secondo semestre 2012 era poco più di 3 milioni).
Stupisce, allora, che il materiale per l’attività parlamentare continui ad essere stampato e che si emanino bandi proprio per la pubblicazione di tale materiale. Un costo, peraltro, non esattamente esiguo dato che dalla rendicontazione del primo semestre 2013 arriva quasi a 8 milioni di euro (contro i 47 mila euro della precedente rendicontazione).
Eppure già nella scorsa legislatura vennero presentati emendamenti al dl sulla spending review per abolire tali bandi e, dunque, tali spese (nella fattispecie, vennero presentati dal parlamentare Idv Antonio Borghesi). Ma niente da fare. Vennero bocciati.