Antonio Condorelli, Live Sicilia, 18 X 2019
Stati generali del turismo di Fdi
“Serve un ministero ad hoc”
CATANIA – Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, lancia in videoconferenza gli Stati generali del turismo davanti a una platea fatta di deputati nazionali, amministratori e assessori, tra i quali, in prima fila, c’è Manlio Messina, assessore siciliano al Turismo. Padrone di casa, per la seconda volta in pochi mesi, è Salvo Pogliese, ex deputato europeo e regionale che, alla guida della città di Catania, ha portato con sé “300 amministratori” alla corte di Giorgia Meloni. Tutti provenienti da Forza Italia.
Nella Sicilia infiammata dal braccio di ferro, continuo, tra gli ex azzurri e Gianfranco Micciché, i meloniani si compattano, in una terra chiave per gli appuntamenti elettorali. “Se noi – ha detto Meloni – che siamo la patria del sole nel settore del turismo guadagniamo gli stessi soldi della Gran Bretagna che, non me ve vogliano, è la patria della pioggia, allora c’è qualcosa che non funziona”. La leader di Fratelli d’Italia ha aggiunto che “promuovere l’Italia è un impegno importante che non può essere demandato alle regioni, ma deve essere una priorità dello Stato. Noi abbiamo un marchio fortissimo, ma non siamo in grado di utilizzarlo. Abbiamo più di mille enti che si occupano di turismo. E non mi sembra che sia normale. Per questo – ha ricordato – da tempo chiediamo l’istituzione di un ministero del Turismo, che sappia fare sinergia con tutti gli attori in campo. C’è una grande miopia alla base di tutto questo. In Italia si incentiva l’arrivo di tutti, tranne di quelli che spendono i soldi: i turisti. C’è la Via della seta: allora facciamo venire i turisti cinesi in Italia invece di farci invadere dei prodotti cinesi. E poi – ha sottolineato la presidente di FdI – ci vogliono le infrastrutture materiali e immateriali, questa è la grande questione dell’Italia”. Meloni ha anche rilanciato il ruolo del turismo all’interno delle politiche nazionali. “Noi vogliamo essere il partito del turismo – ha detto Giorgia Meloni – e non potrebbe essere diversamente perché chi ama la propria terra, chi ama l’Italia non può non occuparsi di turismo“.
GLI OPERATORI – Altro tema è quello degli imprenditori del settore turistico. “Noi siamo costantemente impegnati – ha aggiunto Giorgia Meloni – a mantenere un dialogo aperto con gli operatori del settore. L’Italia per poter sviluppare il suo potenziale turistico ha bisogno di smettere di massacrare le sue imprese, che non sono solo quelle del turismo, ma anche le altre. Chiedono meno tasse, meno burocrazia e invece la politica in questi anni ha fatto l’esatto contrario. Penso – ha sottolineato ancora – all’effetto devastante del Decreto dignità e ora si sta parlando della rivalutazione dell’Iva che è un paradosso. E tra le ipotesi deliranti di questo Governo c’è proprio quella che vedrebbe l’aumento dell’Iva sulle strutture ricettive. Sarebbe un provvedimento devastante che metterebbe in ginocchio un intero settore al quale, invece, l’Iva andrebbe tagliata per consentire di competere con nazioni in cui già ora l’Iva è più bassa. Mi prendo l’impegno solenne – annuncia la presidente di FdI – che se Cinque Stelle e Pd dovessero andare avanti su questa strada saremo pronti a fare le barricate contro questo ennesimo scempio che invece di aiutare uno dei settori fondamentali della nostra economia, fa di tutto per farci cassa e ne impedisce lo sviluppo”.
IL SINDACO – Pogliese, da poche settimane coordinatore della Sicilia orientale per Fratelli d’Italia, è anche il sindaco metropolitano e, quando prende il microfono, picchia duro, soprattutto contro gli amministratori regionali del passato. “Bisogna fare autocritica – dice Pogliese – per quello che è accaduto in Sicilia grazie al mondo istituzionale, dove tutti sono stati responsabili, sebbene con percentuali diverse. Io ricordo a me stesso che noi siamo stati bravissimi a dilapidare centinaia di milioni di euro di fondi europei per promuovere con campagne bellissime del punto di vista grafico la Sicilia ma in Sicilia”. Il sindaco di Catania è convinto che “la carta vincente per attirare nuovi flussi turistici sia la destagionalizzazione“. “In autunno e inverno – ha aggiunto – non possiamo vendere gli stessi prodotti turistici che vendiamo in estate. Al Comune di Catania abbiamo fatto una delibera per il turismo sportivo che prevede un sistema di premialità per chi decide d’investire in eventi che si svolgono nei mesi autunnali e invernali, che possano richiamare turisti tutto l’anno. Le imprese propriamente turistiche – ha concluso il sindaco – incamerano il 40% di ciò che un visitatore spende, il 60% viene distribuito in altre attività sul territorio. Il turismo, insomma, è un volano per l’intera economia“.
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Alessandra Di Marco, Sud Press, 19 X 2019
A Catania la seconda edizione degli Stati generali del Turismo: “Il tesoro che non raccogliamo come si potrebbe”
Tra i tanti punti di forza sui quali regge il nostro paese, e in particolar modo la nostra regione, c’è sicuramente il turismo. Dal Nord al Sud, dal mare alla montagna, dai musei al patrimonio archeologico, siamo un grandissimo polo attrattivo per moltissimi viaggiatori, flussi che tuttavia non si riesce a rendere profittevoli per la mancanza di una rete organizzata capace di rendere quei servizi di qualità che il turismo internazionale di alto standing richiede.
Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), l’Italia si posiziona al “quinto posto fra le mete globali, registrando circa 62 milioni di arrivi internazionali nei primi nove mesi del 2018“.
Come potenziare e migliorare questa grandissima macchina? A rispondere a questa domanda ci ha pensato la manifestazione degli Stati generali del turismo, giunta alla sua seconda edizione (la prima l’anno scorso a Sanremo), e svoltasi ieri presso Palazzo Platamone (in Via Vittorio Emanuele). L’evento è stato realizzato dal Gruppo Parlamentare Fratelli D’Italia – Camera dei Deputati.
Dopo aver cantato tutti insieme e con orgoglio l’inno di Mameli, il compito di aprire il congresso è spettato a Gianluca Caramanna (Responsabile Dipartimento Turismo FDI),il quale ha affermato come il partito crede fortemente al turismo come motore trainante dell’economia nazionale. Infatti, hanno elaborato la proposta di legge “Più turismo Italia“, l’unica, a detta loro, ad aver messo in luce tematiche che fino ad oggi sono state trascurate.
Il programma della manifestazione è stato corposo e definito:
- Brand Italia, il turismo per un Italia che cresce;
- Milano Cortina e i grandi eventi come rilancio dell’economia nazionale;
- Il lavoro nel turismo e le nuove professioni;
- Il turismo, il sud e le infrastrutture necessarie
4 punti che si ricollegano perfettano alla proposta di legge di FDI, suddivisa in tre capi tesi al rilancio del sistema turistico nazionale, modifica delle condizoni di alcuni lavoratori (soprattutto stagionali) e sostegno alle imprese alberghiere e ricettive.
Questo fil rouge non si è mai perso nei diversi interventi, a partire da Alberto Cardillo, Coordinatore provinciale FDI Catania: “FDI ascolta il popolo e tutti coloro che vogliono salvare la nostra regione e proiettarla nel futuro. Potremmo vivere di turismo, ma nel passato poche sono state le politiche che hanno trasformato questo slogan in una realtà”.
Successivamente la parola è passata al Sindaco di Catania, Salvo Pogliese: “Quello di oggi è un evento nazionale e siamo orgogliosi che sia stato organizzato nella nostra città. Questa è un’occasione di confronto e di dibattito sul tema del turismo. Dobbiamo necessariamente puntare su un nuovo modello di turismo che deve caratterizzare il nostro territorio. Partendo da alcuni dati statistici, l’Italia nel 2018 ha raggiunto 426 milioni di pernottamenti. Siamo la quinta nazione al mondo (dopo la Francia, la Spagna, gli USA, la Cina) con un incremento del 2% rispetto all’anno scorso. Dati significativi, ma noi abbiamo ancora una potenzialità inespressa a livello nazionale per le bellezze oggettive del nostro territorio. All’interno di questo contesto, la nostra regione ha raggiunto nel 2018 15 milioni di pernottamenti. Oggi noi possiamo vantare il 3,4% dei pernottamenti della nostra nazione; siamo l’11esima regione in Italia. E credo sia imbarazzante in riferimento alle bellezze del nostro territorio, sancite dall’inserimento di 7 siti all’interno dell’UNESCO. La Sicilia è la regione al mondo con la più alta concentrazione di siti valorizzati dall’UNESCO”.
Il Primo Cittadino ha continuato affermando che nonostante il dissesto economico in cui si trova il comune di Catania (ereditando 1.500.000.000 di debiti), si è puntato molto sul turismo per un nuovo modello di sviluppo della città. Inoltre, con l’impegno del Capo di Gabinetto Giuseppe Ferraro è stato finalmemte approvato un innovativo regolamento sulla tassa di soggiorno grazie alla collaborazione con il Consiglio Comunale e con i due Presidenti delle Commissioni competenti, estendendo anche agli appartamenti ad uso turistico il pagamento della tassa di soggiorno. “Siamo uno dei 15 comuni d’Italia che ha siglato delle convenzioni con i B&B per eliminare l’evasione sugli appartamenti ad uso turistico“.
Se negli anni passati il Comune di Catania incassava con l’imposta di soggiorno appena 700.000 euro (utilizzati tra l’altro interamente per i festeggiamenti della festa di Sant’Agata), oggi si è già arrivati a 2 milioni di euro con interessanti previsioni di crescita. Queste risorse verranno adesso utilizzate per promuovere il territorio in una logica di destagionalizzazione con l’obiettivo di intensificare i flussi turistici in tutte le stagioni dell’anno, promuovendo eventi e location capaci di attrarre quel turismo di alto standing che rappresenta la vera ricchezza per un territorio che sa accoglierlo con servizi adeguati ed offerte di qualità.
Grande attesa per la presenza di Giorgia Meloni, Presidente FDI, ma l’emissione della cenera vulanica ha impedito il suo arrivo da Roma.
Tra gli interventi anche quello di Basilio Catanoso, parlamentare, il quale ha affermato che il turismo non è un settore come un altro. Anzi, a suo avviso, è fondamentale un’educazione nazionale e civica al turismo per farne capire la sua importanza.
In ultimo Francesco Lollobrigida, Capogruppo deputati FDI, secondo il quale il turismo “è possibilità di lavoro per le imprese”. Non solo, il Capogruppo ha fatto riferimento anche a due argomenti che contraddistinguono il programma di FDI, le tasse e la volontà di cancellare il reddito di cittadinanza (seguito da un forte applauso) quando saliranno al governo perchè “non utile alla nostra nazione e perchè i giovani così non lavorano“. In conclusione “L’Italia ha bisogno di un Ministero che promuovi il territorio”.
Tra i protagonisti della kermesse il coordinatore siciliano di FDI e Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina che ha sottolineato come occorra un grande impegno per organizzare al meglio quei flussi turistici che potrebbero contribuire molto di più alla crescita del pil regionale e alla creazione di nuova e qualificata occupazione.