Nicola Di Turi, Corriere della sera, 15 VII 2016.
Tesla Powerwall arriva in Italia. Farà il pieno all’auto?
La batteria per la casa può rendere autonoma l’abitazione dalla rete elettrica. E ricaricare anche l’automobile. Intervista ad uno dei tre distributori autorizzati in Italia.
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È sbarcata in Italia a fine marzo. Il suo costo, complessivamente, si aggira sui 6 mila euro. La promessa, invece, è quella di sempre: rendere la casa autosufficiente in termini energetici. Presentata a maggio dello scorso anno, Tesla Powerwall si è subito guadagnata i galloni della grande promessa, l’anello di congiunzione che mancava all’alimentazione pulita della casa. Composta da ioni di litio, e montata a parete, Tesla Powerwall viene rilasciata con garanzia di 10 anni, pesa circa 100 kg, è alta 1 metro e 30 centimetri e garantisce una capacità di 6.4kWh per ciclo giornaliero. Finora l’energia generata dagli impianti fotovoltaici, veniva in buona parte dispersa rispetto alle fasce abituali di consumo giornaliero di un’abitazione.
Le due batterie a dialogo
Appesa al muro di casa, invece, la batteria ricaricabile raccoglie l’energia solare dai pannelli fotovoltaici e la conserva per erogarla quando ne abbiamo bisogno. Una batteria (o un sistema di accumulo) può in sostanza rendere ciascuna abitazione davvero autonoma dalla rete elettrica. Secondo le stime, con un impianto fotovoltaico una casa può toccare il 40% di autonomia energetica. Installando anche una batteria, la percentuale di consumo di energia auto-prodotta può alzarsi fino all’80%. Sono già diversi i sistemi di accumulo in commercio, ma trattandosi di Tesla non si può fare a meno di approfondire il legame che potrebbe svilupparsi tra batterie per la casa e auto elettriche. Un sistema di accumulo ci consentirà anche di fare il pieno solo grazie alla luce del Sole?
«In realtà l’auto elettrica è anche un ulteriore elemento di accumulo per la casa. Se Tesla Powerwall ha una capacità netta di 6,4 kWh, la capacità dell’auto è dieci volte superiore, fino a 100 kWh. Avendo a disposizione anche un’auto elettrica, ne consegue una forte estensione del sistema d’accumulo di energia pulita a disposizione della casa, raccolta grazie ai pannelli solari», spiega al Corriere della Sera Stefano Loro, amministratore delegato di VP Solar, tra i quattro distributori autorizzati Tesla Powerwall in Italia. «E se il mio accumulo improvvisamente decuplica, evidentemente ho a disposizione una batteria talmente grande, su cui far convogliare tutta l’energia che produco. Nulla andrà a finire in rete e il limite del 100% di autosufficienza energetica della casa, diventerà assolutamente praticabile», assicura il fondatore dell’azienda di Pederobba (Treviso).
Detrazioni fiscali
Se sulle previsioni dei consumi casalinghi da energia pulita si può anche alzare un sopracciglio, di certo associando anche un’auto elettrica a un sistema di accumulo da fotovoltaico, si può adoperare la capacità della batteria dell’auto come ulteriore, considerevole contenitore di energia per la casa. «I costi? I prezzi dei sistemi di accumulo scendono continuamente su scala globale da almeno due anni, proprio grazie alla diffusione della mobilità elettrica. Ma oggi in Italia abbinare un sistema di accumulo ad un impianto fotovoltaico, è particolarmente conveniente perché l’intervento gode della detrazione fiscale del 50% fino a fine anno», ragiona Stefano Loro.
«Se destinato ad un’utenza media, il costo di un impianto fotovoltaico di potenza tra i 3 e i 5kWh picco, potrebbe aggirarsi tra i 7 e i 10mila euro. Associando all’impianto fotovoltaico anche un sistema di accumulo, l’incremento sarebbe di 5-6mila euro. E con la detrazione fiscale, il sistema completo di impianto fotovoltaico e sistema di accumulo si ripaga al massimo in otto anni», conclude il fondatore dell’azienda del trevigiano. Se, insomma, la diffusione dell’auto elettrica è in grado di spingere l’acceleratore sulla discesa dei prezzi delle batterie per la casa, il circuito dell’energia pulita sembra davvero alimentarsi a vicenda. E un giorno potremmo davvero spingere sull’acceleratore, senza passare più dal benzinaio.