Giacomo Talignani, Repubblica, 7 III 2018
Ex conventi e castelli diventano hotel di lusso. Così il Portogallo lancia il turismo “off season”
Tra le iniziative per far crescere l’offerta, l’iniziativa “Revive”, una sorta di Progetto Valore del governo locale che affida per 40 anni in affitto beni storici in rovina ai privati che si impegnino a trasformarli in strutture ricettive. Tra Elvas, Obido e Capo Espichel, vicino a Lisbona, i progetti più significativi.
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In città le affascinanti mura a forma di stella della sua storica fortificazione mentre fuori, fra la vastità dell’Alto Alentejo, colline ricoperte di frutteti e oliveti che regalano profumi ed emozioni. Elvas, cittadina patrimonio mondiale Unesco, è bella ma non attira.
Questa piccola “chicca” del Portogallo al confine con la Spagna e la città di Badajoz nonostante abbia cultura, enogastronomia e splendidi paesaggi da esplorare non riesce infatti ad attirare abbastanza turisti ma ora ha un doppio piano per rilanciarsi: costruire un hotel di lusso in un antico monastero e sfruttare la nuova linea ferroviaria ad alta velocità che la collega alla Spagna.
E’ l’esempio di una dei tanti luoghi del Portogallo, che sta vivendo un importante rilancio turistico, dove il governo ha offerto la possibilità di convertire antichi monumenti in strutture ricettive.
La vera sfida infatti, spiegano all’Afp i rappresentati delle istituzioni portoghesi, parte proprio da queste strutture, come l’ ex convento magnifico mai celebrato a dovere, da trasformare per attirare i visitatori. Per questo il secondo gruppo alberghiero del Portogallo, Vila Gale, sta spendendo circa cinque milioni di euro per convertirlo in un hotel di lusso. Questo edificio bianco del XVII secolo diventerà infatti un albergo quattro stelle da 80 camere e verrà aperto l’anno prossimo.
“Siamo convinti che con un hotel di qualità i turisti rimarranno ad Elvas” ha dichiarato Jorge Rebelo de Almeida, presidente di Vila Gale, il gruppo che ha rilevato per i prossimi 40 anni l’edificio statale. L’operazione “converti un ex convento” rientra in un più ampio programma sostenuto dal governo per rilanciare monasteri abbandonati, fortificazioni e siti storici affidandoli a gruppi privati in modo da trasformarli in hotel e centri d’attrazione. Un impegno legato alla necessità di puntare ancor di più sul turismo: quello di Elvas è infatti uno dei 33 siti storici abbandonati che il governo offre in affitto per quasi mezzo secolo nell’ambito del progetto “Revive”. iniziativa che ricalca il Progetto Valore dell’Agenzia del Demanio in casa nostra. Fra gli altri, ad esempio, si conta un forte nella città nord-occidentale di Caminha e c’è interesse anche per Capo Espichel, vicino a Lisbona, dove secondo la leggenda ci fu una apparizione della Vergine Maria.
In particolare la piccola Elvas, rispetto ad altri luoghi da rilanciare, potrà inoltre sfruttare il recentissimo accordo fra gli esecutivi di Madrid e Lisbona per dare impulso alle connessioni transfrontaliere lungo il corridoio ferroviario atlantico: una nuova linea fra Elvas e Evora, con finanziamenti per 388 milioni di euro (184 milioni assegnati dall’UE) rilancerà infatti trasporti e turismo fra le due nazioni.
Ma In generale l’intero Portogallo intende puntare sul business dei “monumenti vuoti” per provare a migliorare l’offerta anche nei mesi invernali, quando i flussi di visitatori calano. Ad oggi il turismo rappresenta il 12,5% della produzione economica del Paese ed è cresciuto costantemente dal 2011: il punto forte, oltre alla capitale, rimane l’Algarve e le sue spiagge invase da cittadini britannici, tedeschi e francesi che rappresentano la metà di tutti i visitatori stranieri (18,2 milioni di turisti nel 2016). Oltre a coste, Porto e le zone collinari la necessità dei portoghesi è ora far crescere l’attrattiva anche d’inverno: “Vogliamo allontanarci da queste destinazioni tradizionali – spiega Ana Mendes Godinho, responsabile governativa del turismo – ed estendere le opportunità per tutto l’anno”.
Con gli hotel portoghesi che hanno accolto 20,6 milioni di ospiti nel 2017 (+ 8,9 percento rispetto all’anno precedente) e 53.000 nuovi posti di lavoro nel settore turistico l’idea di far rivivere antichi monumenti, dai conventi alle rocche, è dunque un modo per “crescere ancora” sostiene Godinho.
Anche per questo gruppi come Pestana, leader alberghiero in Portogallo, puntano per esempio ad espandere la propria offerta fra le fortificazioni di Obidos, cittadina dalle case colorate che sta vivendo un boom di visitatori. Riqualificare e attrarre saranno infatti le parole d’ordine della nuova “aria d’euforia” che caratterizza il rilancio dei portoghesi.