La Sentenza 2293/95 è stata resa dal TAR Sicilia Sez. I di Catania (Presidente Dr. Attilio Trovato, Relatore ed Estensore Dr. Francesco Brugaletta, Giudice a latere Dr. Italo Vitellio) in pieno accoglimento di ricorso presentato da Srl assistita dall’Avv. Vito Candia di Palermo, raffinato esperto di diritto delle opere pubbliche con il quale questo Studio legale – in quest’evenienza quale codifensore domiciliatario su Catania – ha più volte avuto l’onore di collaborare.
Le questioni centrali della causa vertono sulle certificazioni relative alla situazione “fallimentare” delle partecipanti ed al possesso della capacità tecnica; la prima delle quali, peraltro, già ampiamente affrontata dallo stesso TAR e dal CGARS nell’ambito di precedenti decisioni rinvenibili in questa sezione del sito.
Il principio di cui in rubrica, invece, è sotteso al rigetto del ricorso incidentale della SpA controinteressata e afferma che la clausola del bando che stabilisce la nullità e/o invalidità delle offerte non corredate da documenti o quant’altro non è illogica, nè si pone in contrasto con il principio della più ampia partecipazione alle gare portato dall’art. 21 u.c. del D.L.vo 406/91 ove è prevista la cd. “regolarizzazione” (che attiene, per l’appunto, a mere irregolarità e non già a prescrizioni essenziali).
Nel PDF a seguire l’integrale Sentenza del TAR.